Fpt agisce d’Imperium. Pro bono publico
Fpt agisce d’Imperium, non per cinismo ma per contribuire a ridimensionare la portata delle emissioni allo scarico durante la circolazione stradale. Come? Riducendo i consumi. A seguire quanto ci aiuta a comprendere l’iniziativa di cui stiamo parlando. Cioè, Fpt Imperium, acronimo di ‘IMplementation of Powertrain Control for Economic and Clean Real driving EmIssion and ConsUMption‘. […]
Fpt agisce d’Imperium, non per cinismo ma per contribuire a ridimensionare la portata delle emissioni allo scarico durante la circolazione stradale. Come? Riducendo i consumi.
A seguire quanto ci aiuta a comprendere l’iniziativa di cui stiamo parlando. Cioè, Fpt Imperium, acronimo di ‘IMplementation of Powertrain Control for Economic and Clean Real driving EmIssion and ConsUMption‘. Un progetto sotto l’egida della Commissione Europea e dell’European Green Vehicles Initiative (EGVI).
Fpt d’Imperium. In che senso?
“L’obiettivo principale del progetto Imperium è raggiungere una riduzione del consumo di carburante del 20% (diesel e urea). Di conseguenza, anche delle emissioni di CO2, rispetto a quelli di un tipico veicolo del 2014. Continuando a rispettare i limiti di legge per le emissioni inquinanti.
Questa impegnativa sfida è stata raccolta dal consorzio Imperium, che raggruppa i più importanti attori europei del settore autotrasporti. I principali produttori di camion e motori, tra cui Fpt Industrial, fornitori di sistemi e servizi, università e centri di ricerca.
Quasi la metà dei pesanti europei
- Ottimizzazione diretta dei componenti principali (motore, post-trattamento dei gas di scarico, trasmissione, recupero del calore residuo, e-drive) per massimizzare le prestazioni.
- Gestione globale dell’energia del propulsore, per coordinare le diverse fonti di energia e ottimizzarne l’uso in funzione della situazione di guida corrente.
- Efficientamento della missione, in modo che l’utilizzo delle diverse fonti di energia possano essere pianificate e ottimizzate a lungo termine.