Fpt F28 Diesel of the year 2020 e l’eredità dell’F32
Fpt F28 Diesel of the year 2020. Il futuro, quando affonda le radici nel passato, ha spesso prospettive più stabili di inverarsi. Se questa ‘massima’ non è campata in aria, il 2,8 litri di Fpt Industrial si candida a dire la sua tra le macchine compatte per l’edilizia e tra gli specializzati. La prima parte […]
Fpt F28 Diesel of the year 2020. Il futuro, quando affonda le radici nel passato, ha spesso prospettive più stabili di inverarsi. Se questa ‘massima’ non è campata in aria, il 2,8 litri di Fpt Industrial si candida a dire la sua tra le macchine compatte per l’edilizia e tra gli specializzati. La prima parte dell’intervista la trovate QUI. A seguire le rimanenti osservazioni di Marco Bellomia, Platform Manager F28, F5 & S8000 engines.
Fpt F28 Diesel of the year 2020. Come si è evoluta la percezione degli Oem, partendo dagli specializzati?
Il mercato degli specializzati si muove in base alle richieste degli agricoltori, riduzione dell’altezza da terra e la massima compattezza per favorire la manovrabilità: sono richieste che non avranno mai un limite invalicabile, in ragione delle esigenze degli utilizzatori finali. Tutte le gamme di specializzati vanno verso questa direzione, anche quelle del Gruppo Cnh Industrial. Come Fpt Industrial abbiamo soluzioni gas ‘market ready’ sulla parte on-road e anche trattori alimentati a gas, compatibili all’agricoltura sostenibile tramite il biogas. Sui mini-escavatori si va verso il 100 percento elettrico. Come intendiamo noi l’elettrificazione? Sicuramente è legata a migliorare le risposte in transitorio, sostanzialmente un incentivo alle performance e alla riduzione dei consumi.
La cubatura da 2,8 litri occupa una fascia di potenza che potrebbe insidiare quella dei 3,4 – 3,6 litri. Il 2,8 potrebbe fare scacco matto alla concorrenza con un pacco batterie più performante, avvicinandosi così a 80-90 chilowatt?
L’idea di fondo è quella, probabilmente non fino a 90 chilowatt, ma con 75-80 chilowatt si avrebbero prestazioni allineate a quanto dice lei e con una sensibile riduzione dei consumi. In una seconda fase, stiamo valutando la possibilità, per certe applicazioni, di lavorare a emissioni zero in ambienti indoor.
Tornando al punto di partenza e guardando la questione con gli occhi di un Oem, come è cambiata la richiesta motoristica da parte dei costruttori di macchine off-road nel range coperto dall’F28?
Se in precedenza era evidente una grande spinta a maggiorare le prestazioni, adesso tutti cercano un compromesso tra compattezza e costi, senza penalizzare le prestazioni.