Fpt Industrial apre i battenti del centro R&D di Arbon. In video
Arbon si affaccia sul Lago di Costanza, guarda dritto negli occhi Friedrichshafen, patria di Zf e Mtu, e ha innervato la struttura portante della svolta motoristica di Liebherr Components, di casa a Bulle, qualche vallata più in là. Arbon è una comunità di nemmeno 14mila abitanti nel Cantone di Turgovia, e guarda dal basso in […]
Arbon si affaccia sul Lago di Costanza, guarda dritto negli occhi Friedrichshafen, patria di Zf e Mtu, e ha innervato la struttura portante della svolta motoristica di Liebherr Components, di casa a Bulle, qualche vallata più in là. Arbon è una comunità di nemmeno 14mila abitanti nel Cantone di Turgovia, e guarda dal basso in alto (in senso geografico) il Land del Baden-Württemberg, che ha dato i natali alla Mercedes, a Bosch e a tanta parte della ingegneria meccanica. Questa è la casa della tecnologia Hi-eScr, il marchio di fabbrica dell’evoluzione Tier 4 Final/Stage IV e del venturo Stage V delle serie Nef e Cursor di Fpt Industrial. La località elvetica ospita il centro R&D del gruppo, e rappresenta l’incubatrice delle innovazioni Fpt in campo di motori e sistemi di trazione. Cnh vi ha puntato la telecamera in occasione dell’ultima puntata della webserie “Behind the wheel” (qui il video).
L’anello strategico della R&D Fpt
I banchi prova non mancano certamente a Torino e a Bourbon Lanchy, ma è proprio qui, ad Arbon, che l’engineering di Fpt Industrial definisce progetti, simulazioni, i stress test più sfibranti. Ciò che ha reso celebre il centro di Arbon, sul lago di Costanza, una delle sette strutture (quella strategica) dove sono dislocati i circa mille ingegneri della R&D di Fpt, è l’invenzione e lo sviluppo della tecnologia Hi-eScr, acronimo per High Efficiency Selective Catalytic Reduction. Nel mirino la rigenerazione del filtro antiparticolato, i segnali di contropressione e le complicazioni softwaristiche e, soprattutto, alterazioni del bilancio termico, le conseguenti maggiorazioni delle masse radianti, la manutenzione supplementare e il decadimento prestazionale dell’olio motore. Il tema del post-trattamento dei gas di scarico, con le normative che si fanno via via più stringenti e la parola d’ordine “decarbonizzazione” che si fa largo a spallate, è caldo. Lo dimostra la recente cooperazione intrapresa da Fpt Industrial insieme al Politecnico di Milano, specificamente declinata verso la ricerca in ambito di processi di combustione e l’evoluzione dei sistemi di post-trattamento da un lato, e combustibili alternativi dall’altro.
Hi-eScr pronta per lo Stage V
La tecnologia Hi-eScr si pregia di esser la prima in grado di ottemperare allo standard Stage IV (Tier 4 Final) senza utilizzo di filtro antiparticolato, senza prevedere il ricircolo dei gas di scarico (leggasi Egr), senza alcun tipo di manutenzione aggiuntiva e senza che l’olio ne esca deteriorato (come capita con l’Egr). Il dispositivo, messo in campo a partire dal 2012, si farà trovare pronto all’appuntamento col 2019, quando lo standard Stage V entrerà in vigore: l’Hi-eScr2 può contare su una funzione aggiuntiva di riduzione del particolato tramite un filtro ad hoc, senza necessità di modificare le dimensioni o il layout del motore e del sistema di post-trattamento. In ogni caso, ad Arbon hanno visto i natali anche tecnologie di iniezione e turbocompressori.