Fpt Industrial al servizio dello sport
Fpt Industrial e lo sport, un binomio all'insegna della reciprocità. Alessandro Zilli ci spiega il significato della partecipazione alla wakeboarding di Milano
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Volete capire fino in fondo il senso del supporto di Fpt allo sport, come la gara di wakeboarding che si è tenuta sabato 4 settembre alla Darsena di Milano? Dovete rivolgere la vostra attenzione verso una doppia direzione, tecnica e simbolica. Le parole di Alessandro Zilli, Product manager della generazione di potenza, ci aiutano a capire sia l’una che l’altra.
A Fpt Industrial piace lo sport. E piace allo sport
«Abbiamo stretto un rapporto di collaborazione con Red Bull nei panni di partner tecnico» premette Zilli. «Il punto in comune tra noi e loro è l’energia, sicuramente serve tanta energia per consentire l’esplosione di muscolarità degli atleti alla quale stiamo assistendo. Per quanto riguarda Fpt Industrial l’energia è quella erogata dai motori per la power generation. È un mondo che agisce dietro le quinte, che noi portiamo alla visione di tutti quei clienti e consumer che abitualmente non si accorgono della nostra presenza, dal momento che siamo la quintessenza del B2B. Il messaggio che vorremmo fosse percepito riguarda la presenza e il supporto di Fpt all’ambiente quotidiano. Quello urban è molto importante, è un evento temporaneo legato ad applicazione rental, quindi mobile. Significa vivere la città, rispettarla e sostenerla. In un perimetro urbano si riverbera quello che per noi rappresenta il nostro obiettivo: promuovere la sostenibilità, incentivare lo spirito green, ridurre l’inquinamento, non solo emissivo, anche sonoro e termico, i catalizzatori che sono antesignani del futuro. Supportiamo queste attività perché sono le più demanding, una delle missioni che hanno motivato Fpt a investire così tanto sullo Stage V, cioè per fare capire alla gente che dietro questa cornice ci siamo noi, come motoristi, la nostra partecipazione è parte di un processo di umanizzazione del nostro prodotto, integrandolo in un fenomeno emozionale».
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Nef a coppie: 4,5 e 6,7 litri
Alessandro Zilli entra nel dettaglio tecnico. «Abbiamo allestito quattro macchine, due equipaggiate dall’N45, le altre due dall’N67. La domanda complessiva è all’incirca di mezzo MegaWatt. Gli N45 servono per i carichi critici, perché lavorano in parallelo e svolgono un servizio vitale, che garantisce il funzionamento dell’impianto, alimentano la visualizzazione monitor di Red Bull e il motorino del cavo. I due N67, uno sulla parte sinistra della Darsena, uno sulla parte destra, supportano i carichi delle due ali, l’elettricità degli stand, per esempio, la musica, la parte elettronica in generale, i bar, tutto ciò che è temporaneo. Come product manager, quello che mi interessa dal punto di vista tecnico è l’applicazione. Eventi come questo fanno lievitare i picchi di domanda, è il concetto di power generation del rental. Ovunque si registrano peak shaving e particolari esigenze, per quantità di domanda e per natura delle liability, è chiamato in causa il mondo della generazione. Questi picchi saranno sempre più frequenti, soprattutto con la diffusione delle automobili elettriche!».