Fpt Iveco Faw. Qui si fa la storia?
Fpt Iveco Faw, una triade alla quale ci permettiamo di aggiungere Vm Motori. La Torino industriale, quella legata alle auto Fiat, Lancia e all’indotto della meccanica, è infatti in gran subbuglio. Fpt Iveco Faw. Il 2021 comincerà con il botto? Risale al 4 gennaio la formalizzazione della fusione tra Fca e Psa, che sarà perfezionata […]
Fpt Iveco Faw, una triade alla quale ci permettiamo di aggiungere Vm Motori. La Torino industriale, quella legata alle auto Fiat, Lancia e all’indotto della meccanica, è infatti in gran subbuglio.
Fpt Iveco Faw. Il 2021 comincerà con il botto?
Risale al 4 gennaio la formalizzazione della fusione tra Fca e Psa, che sarà perfezionata il 16 gennaio. Proprio oggi, invece, giorno dell’Epifania, si sono rincorse le voci sul rilancio della trattativa con i cinesi di Faw. La trattativa, che riguarda i tre poli in predicato di smarcarsi da Cnh Industrial, cioè camion, autobus e motori, è ottimamente illustrata in questo post di AUTOBUSWEB.
Fpt Industrial e lo spin-off
In questa sede, prendiamo spunto per alcune riflessioni. Fpt Industrial è il fiore all’occhiello della costituenda società che fa capo a Iveco. Risale al settembre del 2019 l’annuncio dello spin-off durante il Capital Markets Day a Wall Street. Fpt Industrial come parte integrante del nuovo asset stradale e fornitrice a questo punto esterna di Cnh, per le applicazioni industriali. Secondo il comunicato dell’agenzia Reuters, Faw avrebbe rivisto verso l’alto l’offerta iniziale di poco superiore ai 3 miliardi di euro, giudicata insoddisfacente da Cnh. Sempre secondo l’agenzia britannica l’offerta migliorativa prevederebbe anche una quota di minoranza di Fpt. Nulla a che vedere con la originaria architettura societaria della costituenda società in spin-off, iniziativa che ha subito rallentamenti a causa della pandemia. Corrisponderebbe comunque al colosso di Changchun, territorio cinese baricentrico tra Corea del Nord e Mongolia, l’identikit del potenziale compratore cinese di cui si fa un gran parlare da anni.
Nel corso degli ultimi mesi Weichai ha rilevato Lovol, che in precedenza ha rinforzato la cooperazione con Doosan Infracore su compatti della serie G, Deutz ha pubblicizzato il ritorno allo stradale, in seguito all’accordo con Sany. Questi solo alcuni estratti del fermento che investe il settore motoristico in Cina. Senza considerare che l’asse Cina – Italia si sta intensificando: dopo l’acquisizione del Gruppo Ferretti da parte di Weichai, la cura Loncin, ossia l’iniezione di capitali in Cmd, comincia a produrre frutti interessanti (vedi Blue Hybrid e Eco20X).
Stellantis significa anche Vm Motori
In attesa di saperne di più, per quanto industriale e automobilistico siano separati dai tempi del primo spin off fortemente voluto da Marchionne. Eppure esistono alcuni asset residui anche nella neonata costellazione di Stellantis, a partire da Vm Motori. A Cento hanno abbandonato le strategie off-road e si sono sostanzialmente riconvertiti a un polo produttivo dei propulsori automobilistici di Fca. Eppure qualche Oem continua a dare fiducia ai 2,2 ai 3 e ai 4,5 litri elettronici. Anche nel marino c’è ancora un barlume di spazio, come dimostrano i Cantieri Lorenzoni (QUI le impressioni dal Salone di Genova del 2017). Cosa ne sarà delle linee produttive, quando la fusione tra Fca e Psa sarà a regime?
Faurecia e Hug
E non finisce qui. Anche oltralpe conservano un pezzetto di tecnologia e componentistica industriale. Mentre Fca si è liberata di Magneti Marelli, Faurecia, gruppo Psa, dalla forte identità automotive, non ha rinnegato l’industriale. Lo dimostra l’acquisizione di Hug Engineering, circa tre anni or sono.