Geminiani prosegue nel suo percorso verso l’elettrificazione di ogni versante applicativo, mobile, stazionario e marino. 

Luigi Franchini conferma: «Ci crediamo, e lo potete vedere con i vostri occhi. Il Blue Power è una nuova linea di prodotto, un metro per un metro, da un minimo di 27 chilowatt di potenza elettrica fino a un massimo di 800 kW e da 86 Newtonmetro a oltre 2.500 Nm di spinta continuativa. Ci affidiamo sempre a Parker, perché la loro piattaforma software ci ha permesso di sviluppare la logica di un differenziale elettronico per la gestione di un’eventuale trazione anteriore o posteriore, dove facciamo torque vectoring. Cerchiamo di chiudere il cerchio, arrivando fino alla gestione dell’energia e ai punti di ricarica. Da un grande marchio italiano abbiamo fatto brandizzare le colonnine di ricarica, con il logo Dynamico. Il Dynamico accumula energia da varie fonti, anche dalla turbina a gas di Ansaldo Energia, esposta allo stand, che sancisce una nuova collaborazione. Ci occupiamo della distribuzione delle turbine a gas e di rivisitare il prodotto, che loro intendono ringiovanire».

Geminiani: e sul fronte termico?

«Abbiamo portato qualcosa di nuovo anche tra gli endotermici. Una linea di prodotto che parte da Yanmar, 45/50 chilowatt, per salire con Perkins e Cat fino a 100 chilowatt, all’interno dello stesso involucro. Plug&play, munita di serbatoio gasolio, batterie e sistema di avviamento e di controllo. L’Oem deve inserire solo la pompa idraulica, il cambio, sulla campana del volano, e altri elementi accessori. C’è poi il package dal design esclusivo, la firma è di Giugiaro, la cover in fibra di carbonio, pensata soprattutto per le barche da diporto. È prevista la cofanatura in vetroresina per le barche da lavoro. Riusciamo a modificare lo stesso kit per l’industriale: trasformiamo il raffreddamento marino, con scambiatori, in un sistema a glicole convenzionale. Infine, vorrei ricordare che siamo in grado di gestire due macchine elettriche in contemporanea, su applicazioni mobili, per la ruota destra e per quella sinistra, solo trasferendo la coppia motrice. Traslando questo principio in ambito marino si gestisce l’inversione dell’elica. Funziona per qualsiasi applicazione: dal carro raccolta frutta, a qualsiasi piccola macchina semovente alle barche da lavoro o da diporto».     (…)

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