Granarolo ridimensiona l’impatto ambientale grazie ad E.ON e alla cogenerazione di AB
Il Gruppo Granarolo ha scelto E.ON, principale operatore del settore energetico che, utilizzando la tecnologia avanzata di AB leader internazionale in questo settore, ha progettato un sistema per la produzione integrata di energia elettrica e termica.
Il Gruppo Granarolo ha scelto E.ON, principale operatore del settore energetico che, utilizzando la tecnologia avanzata di AB leader internazionale in questo settore, ha progettato un sistema per la produzione integrata di energia elettrica e termica. La sfida globale, che sta coinvolgendo l’intera società, è quella di conciliare la crescita economica con l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, per il bene del pianeta. Il Gruppo Granarolo, da sempre attento a queste tematiche, nel suo stabilimento di Usmate Velate (MB) ha colto la sfida di razionalizzare i consumi di energia e di ridimensionare l’impatto ambientale, optando per la cogenerazione.
Lo stabilimento di Usmate Velate, entrato a far parte del Gruppo nel 2012 a seguito dell’acquisizione dell’azienda casearia Lat Bri, è uno dei più grandi di Granarolo e il terzo per produzione di formaggi freschi in Italia. In questo impianto la cogenerazione è un asset fondamentale per la produzione di energia visto che il 97 per cento circa dei consumi è coperto da questa tecnologia a fronte di un consumo di energia elettrica di circa 3 gigawattora al mese e un consumo termico, variabile a seconda della stagionalità, e di circa 600.000 standard metri cubi equivalenti di termico. Il sistema avanzato di cogenerazione AB permette di produrre energia elettrica, che viene distribuita all’interno dello stabilimento e utilizzata da tutte le macchine, insieme ad energia termica (acqua calda) per cui è stata costruita una rete di teleriscaldamento dedicata che permette sia di fare preriscaldamento e riscaldamento degli uffici sia di andare a riscaldare l’acqua nei processi fondamentali di pastorizzazione. In questo stabilimento sono stati installati due impianti di cogenerazione, uno da 3,3 megawatt e uno da 2 megawatt, per una potenza complessiva di 5,3 megawatt elettrici e circa 1.600 kW sotto forma di vapore saturo a 9 bar.
E.ON e il Gruppo Granarolo operano dal 2016 con un accordo di partnership per la gestione energetica, in base al quale E.ON fornisce al gruppo l’energia elettrica e termica prodotta dagli impianti di cogenerazione in cinque stabilimenti produttivi, oltre a servizi di recupero termico, gestione e manutenzione del sistema per la durata di 12 anni, e all’efficientamento dell’illuminazione.
Granarolo, E.ON e AB insieme per la cogenerazione
Dichiara Daniele Rossin, Energy Manager Gruppo Granarolo: “Oltre a garantire un prezzo dell’energia più basso la cogenerazione permette anche di stabilizzare questo prezzo rispetto a quelle che sono le forniture standard della generazione separata che sono molto più sensibili ai mercati elettrici e a quelli del gas. Parlando di sostenibilità la cogenerazione permette di aumentare in modo significativo l’efficienza di produzione rispetto alla generazione separata standard, infatti con il nuovo cogeneratore contiamo di raggiungere l’obiettivo delle 1.000 tonnellate equivalenti di CO2 risparmiata ogni anno”.
“Lavoriamo da anni con Granarolo, affiancando l’azienda nel percorso verso l’efficienza energetica ed oggi affrontiamo insieme anche le nuove sfide della sostenibilità ambientale. Come sempre, oltre a farsi carico dell’investimento, E.ON si rende anche responsabile dei suoi risultati assumendosi l’onere della gestione e della conduzione degli impianti energetici; questo permette al cliente di concentrare le proprie risorse economiche e tecniche sul core business dell’azienda,” afferma Andrea Tomaselli, Head of Industrial Solutions, E.ON Business Solutions Italia.
“Siamo orgogliosi di essere a fianco di un’eccellenza dell’industria alimentare italiana attraverso la nostra tecnologia cogenerativa innovativa e con una partnership prestigiosa come quella con E.ON,” dichiara Angelo Baronchelli, presidente AB. “Abbiamo applicato anche a questo progetto la nostra filosofia ‘ABetter way’ che certifica come ci sia un modo diverso e allo stesso tempo unico e migliore per supportare ciascun cliente nel percorso verso la sostenibilità della propria azienda, sia ambientale che economica.”