L’ultimo tango con Isotta è di Green Power
Green Power e Isotta Fraschini Motori hanno un comune tratto anagrafico. L'azienda pesarese ha 20 anni, un lasso di tempo che corrisponde alla lontananza dall'industriale della società in orbita Fincantieri. Entrambe sono un'espressione di successo del made in Italy
Alla Green Power assistiamo ai titoli di coda del tour di Isotta Fraschini Motori. Questa è l’ultima tappa, prima del congedo, a casa di Marazzato. ‘Non sarà un’avventura’, cantava Lucio Battisti. E così è stato anche per noi, al seguito dell’Engine Road Show, con la benedizione del Gruppo Fincantieri. Giuseppe Joe Gelonese, Guido Signore, Vincenzo Perri, Maurizio Bianco, Antonio Dell’Erba. Sono loro il dream team che ha magnificato il 16V170 G. Urbino si trova a mezzora di auto, Green Power e il Gruppo Epta si trovano ovunque, che si tratti di gruppi elettrogeni o di motopompe. In Italia e nel mondo. Perché anche qui, incuneati sull’Appennino tra Marche, Romagna, Toscana e Umbria, il tricolore non sventola solamente dopo le imprese della Nazionale.
Avere vent’anni: Green Power e Isotta Fraschini Motori
Raffaele Brugnettini in persona, Direttore generale del Gruppo Epta, ha rivelato un’assonanza tanto curiosa quanto intrigante tra i due interlocutori. «La nostra è una ditta giovane, anche all’anagrafe societaria, avendo appena una ventina d’anni». L’arco temporale dell’assenza di Isotta Fraschini Motori dal panorama della generazione corrisponde quindi alla genesi dell’astro nascente di Sassocorvaro (PU), iscritto alla ristretta elite delle aziende italiane che ogni anno assemblano e commercializzano qualche migliaio di genset. Brugnettini dettaglia così il ragionamento: «Non abbiamo quindi mai avuto la possibilità di collaborare con loro. Green Power ha però una caratteristica peculiare: ha costantemente avuto prodotti Made in Italy. Installare un motore e un alternatore italiani è un nostro cavallo di battaglia. La possibilità di realizzare un’accoppiata del genere anche con potenze come quelle di Isotta Fraschini ci fa ben sperare».
Prima della rituale intervista alla direzione aziendale, ci concediamo un sunto, tanto competente quanto passionale, del progetto che abbiamo raccontato, dopo avere issato il tricolore sull’intero territorio nazionale. L’autore è Maurizio Bianco, Sales Department Isotta Fraschini Motori, il front man, insieme a Joe Gelonese, nella sequenza dal vicentino al pesarese.
Ci siamo dati tre obiettivi di fondo: realizzare un prodotto in grado di rispondere alle esigenze specifiche del mercato industriale, di qualità e degna rappresentazione del Made in Italy. Siamo partiti dalla base affidabile del motore marino, lo abbiamo svestito di quello che non serviva e rivestito seguendo le specifiche esigenze del mercato industriale. Allestire un prodotto come questo rende tutti quanti noi particolarmente orgogliosi. È un orgoglio che vogliamo condividere con i clienti potenziali che ci hanno ospitati durante l’Engine Road Show, nel comune denominatore dell’italianità.
Maurizio Bianco
Largo ai giovani! Alberto Brugnettini
Alberto Brugnettini è impregnato della sostanza di Green Power, giovane in un’azienda giovane che parla la stessa lingua di Isotta Fraschini Motori e del Gruppo Fincantieri. E non si tratta solamente di alfabetizzazione.
«La nostra realtà è caratterizzata dalla forte presenza nel territorio ed è qui che vogliamo rimanere per crescere a livello internazionale. Anche per questa ragione valutiamo Isotta Fraschini come un possibile partner per esportare l’italianità».
Cosa vi richiede il mercato degli stazionari?
Conosciamo molto bene il mercato dello stand-by che richiede una forte personalizzazione, anche perché più si cresce con le potenze e più difficilmente un gruppo elettrogeno è uguale a un altro. Ricerchiamo una grande affidabilità, perché anche i costi di manutenzione sono proporzionali alla taglia del gruppo.
Isotta Fraschini e Fincantieri come portabandiera dell’industria italiana.
La diversificazione del portafoglio prodotti di Isotta Fraschini è perfettamente in sintonia con i principi su cui si fonda Green Power, nata proprio dalla diversificazione della casa madre, Idrofoglia. In bocca al lupo a Isotta Fraschini e, se permettete, anche a noi di Green Power.
Il marchio Isotta Fraschini è considerato storico. Dal 1904 l’azienda produce motori per varie applicazioni: marine, per l’aviazione e per il mercato automobilistico, che nel 1920 ha reso il brand e l’azienda conosciuta e ammirata in tutto il mondo per le sue auto di lusso. La sede attuale è sito produttivo dal 1964. La produzione è mutata negli anni: diverse applicazioni in momenti storici diversi, ma sempre con gli stessi obiettivi: la qualità e l’affidabilità del prodotto.
Fincantieri è uno dei principali complessi cantieristici al mondo, l’unico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia. È leader nella realizzazione e trasformazione di unità da crociera, militari e offshore nei comparti oil & gas ed eolico, oltre che nella produzione di sistemi e componenti, nell’offerta di servizi post vendita e nelle soluzioni di arredamento navale. Grazie alle capacità sviluppate nella gestione di progetti complessi il Gruppo vanta referenze di eccellenza nelle infrastrutture, ed è operatore di riferimento nel digitale e nella cybersecurity, nell’elettronica e sistemistica avanzata. Con oltre 230 anni di storia e più di 7.000 navi costruite, Fincantieri mantiene il proprio know-how e i centri direzionali in Italia, dove impiega 10.000 dipendenti e attiva circa 90.000 posti di lavoro, che raddoppiano su scala mondiale in virtù di una rete produttiva di 18 stabilimenti in quattro continenti e oltre 20.000 lavoratori diretti.