Guglielmo Tummarello, ingegnere navale, un passato in Iml e Zf Marine e dal 2019 Direttore del Marine Market Sector in Fpt Industrial, è il nuovo presidente di Unimot Ascomac. Prende il posto di Massimo Donà (qui il punto di vista di Donà a seguito del nostro webinar #offroadrecovery dello scorso maggio).

Abbiamo intervistato il nuovo presidente di Unimot Ascomac per capire con quali idee si approccia alla sua nuova missione istituzionale. Qui trovate un estratto: l’articolo completo, pubblicato su DIESEL ottobre, è disponibile a questo link.

Guglielmo Tummarello Unimot
Da sinistra, Massimo Donà e il neo presidente di Unimot Ascomac Guglielmo Tummarello

Guglielmo Tummarello, da quali presupposti nasce la sua candidatura?

Questa scelta è scaturita principalmente da presupposti personali. Mi ero candidato nel corso delle elezioni per il precedente mandato ed ero stato nominato vicepresidente. Ho purtroppo dovuto rinunciare alla carica, con mio sommo rammarico.

Ho colto l’occasione delle nuove elezioni per chiedere a Fpt autorizzazione a presentare la mia candidatura. Autorizzazione concessa perché ho trasmesso all’azienda quanto personalmente creda nei vantaggi e benefici per tutti i soci. Come? Attraverso una consapevole e diretta partecipazione alla vita associativa.

Quali obiettivi si è prefissato? Sono maturi i tempi per incentivare i tavoli inter-associativi?

L’obiettivo nel breve termine è rinfrescare e rinvigorire l’approccio di Unimot Ascomac, e sviluppare un coinvolgimento totale degli associati, vero tesoro dell’associazione, finalizzato alla presentazione di iniziative concrete.

Situazioni congiunturali hanno instaurato un clima di disincanto. Dobbiamo concentrarci sulle attività di maggior interesse con pragmatismo e determinazione e comunicare ai soci con costanza anche i risultati intermedi condividendo ogni progresso.

Non fraintenda, lungi da me far trasparire un approccio burocratico, ma l’associazione si deve porre nei confronti dei soci come un fornitore al cospetto di grandi committenti. Rispetto alle proposte dei soci, dobbiamo tenere traccia di quell’iniziativa come se fosse un progetto e darne evidenza ai soci, anche in itinere. È l’associazione al servizio del socio, non il contrario.

Convengo con Massimo Donà sulla necessità di riprendere le iniziative non completate durante l’ultimo mandato, per garantire continuità Ai soci chiederò partecipazione e continui stimoli per mantenere la certezza di seguire una rotta di comune interesse.

Guglielmo Tummarello Unimot
Foto d’archivio: un evento organizzato da Unimot qualche anno fa

Avrebbe senso che Ascomac si strutturasse come unica entità oppure che Unimot facesse cartello con tutti i costruttori italiani di componentistica (vedi Federtec)?

Ci siamo posti questa domanda. Di per sé Ascomac è coordinata da un consiglio direttivo che garantisce supporto all’integrazione, e Carlo Belvedere, il segretario generale, ne rappresenta l’interprete e il garante. Non abbiamo voluto aggregare le unioni perché un corretto livello di rappresentatività dei soci merita una granularità di azioni che solo un approccio ‘polifonico’ è in grado di esaudire.

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