H2iseO. Un’altra meraviglia, dopo la passerella lacustre di Christo
H2 e lago Iseo. La Regione Lombardia ha presentato il treno Colleoni a idrogeno. Il progetto si chiama H2iseO Hydrogen Valley
H2 è una formula super-familiare e associata al nome Iseo richiama un progetto di cui si fa un gran parlare da diverso tempo. Dopo la suggestiva passerella voluta e concepita dall’artista bulgaro Christo, che univa la sponda di Sulzano a Monte Isola (“The Floating Piers“), il lago Iseo ricompare nelle cronache nazionali associato al treno a idrogeno.
H2iseO Hydrogen Valley
Facciamo un passo indietro. Alstom ha mosso i primi, spediti, passi verso la maturità di un’applicazione a idrogeno. Con il supporto di Hydrogenics, quindi di Cummins, ha sviluppato il primo treno fuel cell, il Coradia iLint, circolante in Germania. Da lì l’effetto domino in Europa, almeno a livello di intenzioni espresse. Nel caso della Regione Lombardia le intenzioni si sono accompagnate alle azioni che hanno affiancato la sigla H2 al nome Iseo. Il treno si chiama Colleoni, il progetto ‘H2iseO Hydrogen Valley’, al centro della presentazione con i sindaci della Comunità Montana del Sebino Bresciano presso il municipio di Iseo. Presenti, fra gli altri, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e gli assessori Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile), Giorgio Maione (Ambiente e Clima), il presidente di Fnm, Andrea Gibelli, il direttore generale di Fnm e amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, e il presidente di FerrovieNord, Fulvio Caradonna. ‘H2iseO Hydrogen Valley’ mira a contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale convertendo l’attuale flotta a diesel con 14 nuovi treni a idrogeno.
Prevede inoltre la realizzazione di 3 impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 (a Iseo mediante tecnologia Steam Reforming con utilizzo di biometano, energia elettrica rinnovabile e cattura della CO2; a Brescia e a Edolo mediante tecnologia a elettrolisi partendo da energia elettrica da fonte rinnovabile). Tra gli obiettivi anche la messa in esercizio di 40 autobus a idrogeno in sostituzione dell’intera flotta oggi utilizzata da Fnm Autoservizi in Valcamonica.
Ecco cosa si sono detti (e cosa ci hanno raccontato del progetto)
Attilio Fontana: «Con il progetto ‘H2iseO Hydrogen Valley’ fortemente voluto da Regione Lombardia, puntiamo dritti verso la meta che stiamo perseguendo da tempo, quella di politiche di sviluppo all’insegna della sostenibilità. È questo il futuro che vogliamo disegnare per i lombardi e stiamo dimostrando di essere in grado di innovare, di immaginare un domani sostenibile con una programmazione sul medio-lungo periodo capace di assicurare anche ricadute economiche sui territori interpretando al meglio i bisogni dei cittadini di oggi e di domani».
Franco Lucente: «Il nostro orientamento è chiaro: tenendo in considerazione l’approccio legato alla neutralità tecnologica, l’obiettivo è valorizzare tutte le fonti energetiche in grado di coniugare innovazione tecnologica e riduzioni delle emissioni. Regione Lombardia sta lavorando in tal senso, con il rinnovamento della flotta di treni a ridotto impatto ambientale e gli investimenti per il trasporto pubblico locale lacuale, Iseo compreso, con battelli elettrificati. Progetti che mirano alla graduale decarbonizzazione dei trasporti. Vogliamo un Tpl a emissioni zero».
Claudia Maria Terzi: «Il progetto H2iseO è complesso, ma oltre a essere una sperimentazione, la prima in Italia, ha i connotati per essere un’apripista. Sostituire sulle linee non elettrificate i treni a diesel con quelli a idrogeno è in linea con le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È un’occasione, inoltre, per attivare infrastrutture per la distribuzione dell’idrogeno e di sviluppo per il territorio stesso. È anche un progetto infrastrutturale: gli investimenti riguardano infatti anche la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo. In particolare, sono 12 i progetti di riqualificazione della linea ferroviaria, per un valore di 209.420.000 euro».