Hatz e i battipalo Orteco
Orteco non si separa mai dai suoi Hatz. Avvistatati sulle pagine di DIESEL alcuni anni or sono (per la precisione sul numero di Marzo del 2011), i battipali per l’infissione dei pannelli solari della bolognese Orteco ritornano a qualche anno di distanza sul web, con alcune varianti. I battipalo in origine erano equipaggiati dai 2 […]
Orteco non si separa mai dai suoi Hatz. Avvistatati sulle pagine di DIESEL alcuni anni or sono (per la precisione sul numero di Marzo del 2011), i battipali per l’infissione dei pannelli solari della bolognese Orteco ritornano a qualche anno di distanza sul web, con alcune varianti. I battipalo in origine erano equipaggiati dai 2 e dai 3 cilindri della serie L41C, canna da 855 cc (AxC 102 x 105 millimetri), 27 chilowatt e 100 Newtonmetro il pari, 40,9 kW e 152 Nm il dispari. Adesso è salito in cattedra il top della serie H, il 4H50 da 55 kW. Questione di normative, compattezza e non solo. Le macchine in questione hanno infatti un compito gravoso: sfidare l’aria rarefatta dell’alta quota.
Hatz a 4.250 metri
Dovendo lavorare a 4.250 metri di altitudine, il 2 litri di Hatz eroga una potenza sufficiente ad affrontare le quote di cordigliere come quella andina, del Pamir o quella hymalaiana. La rarefazione compromette la miscelazione del comburente, mettendo a dura prova l’esercizio ‘pneumatico’ del motore, dal lavoro dei collettori di aspirazione alla ossigenazione in camera di combustione. La soluzione è il derating: dimezzando la potenza del 2 litri, la battipali assorbe energia a sufficienza per la sua opera di inserimento dei paletti per il sostegno dei pannelli fotovoltaici. Egr sul lato caldo, waste gate, common rail Bosch con tre iniezioni per ciclo, doc senza dpf (in tier 4 Final. La versione dai natali svizzeri prevede il filtro antiparticolato e segna la strada per lo Stage V) sono alcuni dei tratti salienti del motore, cofanato per esigenze di respirazione e di ottundimento del rumore.
Battitore… libero
Con 2.300 unità vendute nel 2016 Hatz Italia ha registrato il segno più. Il miglioramento è stato del 14 per cento e il primo quarto dell’anno in corso conferma i segnali incoraggianti ricevuti in eredità da quello passato. Di questo bottino fa parte la stessa Orteco, che in quel di Anzola Emilia (ci troviamo di fronte alla Via Emilia, a una manciata di chilometri da Manitou e Magni TH) si è specializzata in macchine battipalo, originariamente pali da 2,5 metri per fissare i guardrail. Successivamente ha colto l’opportunità del boom del fotovoltaico e dei pannelli solari, tuttora foriera di soddisfazioni e commesse.