Hidromek e Isuzu per le Short-Radius
Hidromek e Isuzu, un binomio che non suscita scandalo. Perché? Notoriamente Isuzu è di casa nei cantieri di mezzo mondo e la Turchia ha rapporti commerciali e manifatturieri con imprese giapponesi, soprattutto nello stradale. L’esempio della rampante Hidromek ci viene in soccorso, grazie al servizio che potete trovare integralmente sul numero di Settembre della rivista […]
Hidromek e Isuzu, un binomio che non suscita scandalo. Perché? Notoriamente Isuzu è di casa nei cantieri di mezzo mondo e la Turchia ha rapporti commerciali e manifatturieri con imprese giapponesi, soprattutto nello stradale. L’esempio della rampante Hidromek ci viene in soccorso, grazie al servizio che potete trovare integralmente sul numero di Settembre della rivista TRATTORI.
Hidromek e Isuzu. Dal Medio all’Estremo Oriente per il Short-Radius
Che Hidromek abbia sempre avuto una chiara propensione per il mercato europeo è stato evidente fin dalla nascita della filiale diretta con sede a Barcellona. Gli escavatori turchi si sono imposti fin da subito per il loro elevato livello qualitativo e per prestazioni che non fanno temere i concorrenti più qualificati. La comparsa del medio compatto HMK145 LCSR è stata la definitiva consacrazione del costruttore di Ankara nel gotha mondiale dei costruttori di escavatori con una macchina che va a sfidare la tradizione costruttiva orientali nelle macchine Short-Radius. Un modello che mancava alla gamma Hidromek e che è stata la logica conseguenza di un modo di pensare che sta guidando l’azienda turca. Il design molto curato trasmette i reali valori in gioco di questo escavatore che, nel nostro paese, sta avendo un riscontro decisamente positivo. Merito di un’impostazione di base corretta che privilegia due aspetti fondamentali: stabilità e forza di scavo e sollevamento. Tanto da essere apprezzato anche in contesti meno usuali come le applicazioni forestali.
Isuzu, c’è il 4 cilindri AR-4JJ1XASW-2
Hidromek, per emergere in un mercato molto competitivo, ha dovuto fornire ai propri clienti due elementi essenziali: affidabilità e consumi contenuti. Unitamente a una gestione idraulica piacevole e a prestazioni allineate alla parte alta dell’offerta. Compiti non facili ma che il costruttore turco ha perseguito con tenacia e intelligenza. L’HMK145 LCSR utilizza quindi l’apprezzato sistema Opera per la gestione idraulica. Si tratta di un sistema completamente sviluppato da Hidromek che ottimizza il dialogo fra impianto idraulico e motore sulla base delle modalità di lavoro impostate e sui movimenti che si stanno compiendo. Da un punto di vista delle carpenterie, Hidromek si è costruita una solida fama di robustezza legata alla storicità del proprio mercato d’origine. La Turchia ha infatti una presenza pressoché costante di roccia che mette a dura prova le macchine e che ha condizionato l’impostazione di base di queste macchine. Il legame che unisce Hidromek e Isuzu si è ulteriormente consolidato con l’HMK145 LCSR. Questo medio compatto utilizza infatti il 4 cilindri AR-4JJ1XASW-2 da 2,99 litri Stage IV. Un motore conosciuto dagli addetti ai lavori che, su questo escavatore, lavora a ben 400 giri/min in meno rispetto alla più qualificata concorrenza. Merito dello snello accoppiamento con le pompe idrauliche Kawasaki che forniscono 248 l/min (2×124 l/min) al distributore Load Sensing Flow Sharing. Hidromek, nella sua ottica conservativa, ha infatti scelto di sfruttare la coppia massima di 375 Nm @ 1.800 giri/min attestando la potenza massima sfruttata di 78,5 kW sullo stesso règime. Il risultato è un escavatore estremamente equilibrato in cui velocità operativa, emissioni sonore e consumi sono ottimizzati. Una scelta che spiega senza mezzi termini la filosofia alla base dei prodotti Hidromek.