Honda eGX. È un tipo elettrico
Honda è anche full electric UNA FINESTRA SUL MONDO DI HONDA Honda eGX e il fantastico mondo delle batterie. Non è l’uovo di Colombo, anche se così potrebbe sembrare. Honda ha infatti brevettato una batteria al litio che si auto-ricarica. Sotto la cover la batteria è collegata a un piccolo alternatore, di origine inverter Honda, […]
Honda è anche full electric
UNA FINESTRA SUL MONDO DI HONDA
Honda eGX e il fantastico mondo delle batterie. Non è l’uovo di Colombo, anche se così potrebbe sembrare. Honda ha infatti brevettato una batteria al litio che si auto-ricarica. Sotto la cover la batteria è collegata a un piccolo alternatore, di origine inverter Honda, capace di creare corrente e ricaricare la batteria quando il volano gira. È sufficiente schiacciare il pulsante e il motore si avvia, sulla falsa riga dell’accensione delle automobili. Appena sessanta secondi di funzionamento del motore garantiscono l’erogazione della corrente sufficiente per l’avviamento. Un led informa l’operatore sullo stato della batteria quando aziona la leva del tosaerba e, in caso di difficoltà nell’avviamento, avvisa se il livello di carica della batteria è adeguato. Nel caso il mancato avviamento non fosse imputabile alla carica, rimanda alla diagnostica di altri problemi. Un’irruzione in piena regola della contemporaneità è la comparsa di una porta usb, con la quale collegarsi a carica batterie o power-bank, in caso di emergenza, per ‘risollevare le tacche’ della batteria, come si trattasse di un comune cellulare. Al momento della consegna, la batteria è carica all’80 percento ed è in grado di attivare la macchina al primo avvio anche dopo quattro, cinque anni di fermo. L’elettronica ha insite alcune fasi di ibernazione, che disattivano il motore in caso di mancato utilizzo.
Si chiama Honda eGX ed l’abbiamo visto al Bauma
Risale al Bauma la presentazione del prototipo full electric siglato eGX, che dispone di motore DC brushless derivato dai generatori Honda EU22i. Fori di fissaggio sulla flangia motore e dimensioni dell’albero sono speculari a quelli del Gx 100/120.
In rampa di lancio due versioni: il tipo integrato, con batteria sulla parte superiore del motore (rivolta ad applicazioni come le piastre vibranti) e il tipo separato, con un alloggiamento flessibile. La produzione è prevista che inizi nella seconda metà del 2020, nello stabilimento giapponese di Kumamoto.