I sistemi ibridi di propulsione nautica. Il mare è più blu
Navigare ad emissioni zero, è la premessa che introduce il titolo del Digitalk (filiazione del florilegio di iniziative in remoto innescate dal blocco governativo di spostamenti e attività di prossimità) organizzato da As Labruna, che ha radunato alcune delle migliori intelligenze del settore che gravitano in Puglia e limitrofi. Stiamo parlando, oltre alla stessa As […]
Navigare ad emissioni zero, è la premessa che introduce il titolo del Digitalk (filiazione del florilegio di iniziative in remoto innescate dal blocco governativo di spostamenti e attività di prossimità) organizzato da As Labruna, che ha radunato alcune delle migliori intelligenze del settore che gravitano in Puglia e limitrofi. Stiamo parlando, oltre alla stessa As Labruna, di Cmd, Isotta Fraschini e Fpt Industrial, che ha una sede produttiva a Foggia ed è legata a doppio filo con As Labruna. ‘Special guest’ Sergio Fontana, presidente Confindustria Bari e Bat, Natale Mazzuca vicepresidente di Confindustria Nazionale, con delega all’Economia del mare e al Mezzogiorno.
I sistemi ibridi di propulsione nautica
Queste le premesse. “I dati recenti sulla navigazione a emissioni zero parlano di una realtà non solo in crescita, ma che nei prossimi anni rappresenterà un business da ben 20 miliardi di euro. Una fetta di mercato importantissima che pone al centro l’attenzione per l’ambiente, la salvaguardia del mare senza dimenticare le prestazioni”. Come spiega Massimo Labruna, amministratore unico di AS Labruna e delegato Confindustria Bari e Bat all’economia del mare: «Il periodo che abbiamo passato e che ci vede ancora coinvolti ci ha insegnato che l’uomo non può essere il centro del mondo, ma un valore aggiunto per il pianeta. È necessario quindi, passare da un modello di business antropocentrico ad uno funzionale che preservi le risorse nel tempo. Discutendo di economia del mare dobbiamo passare al blue thinking, con un approccio che mira a favorire la crescita economica ma con un minore impiego di capitali, grazie alle innovazioni tecnologiche».
L’ibrido secondo Massimo Labruna
Prosegue il comunicato: “Il futuro della navigazione, dunque, è green e made in Puglia anche grazie alle tecnologie sviluppate da AS Labruna, che con i suoi 9 milioni di euro di fatturato nel 2019, dal 2016 vede una crescita annua del 10 percento”. Racconta Labruna che «Navigare ad emissioni zero è possibile, ecco perché ho pensato di avviare nella nostra azienda la divisione e-propulsion: la visione è quella di portare il modello Tesla nel settore della nautica, ma non mantenendo un prodotto elitario, ma rendendolo fruibile a tutti. A Monopoli costruiremo moduli di propulsione ibridi multifuels adottando una logica di sistema, di collaborazione, di interscambio di know-how con i maggiori player italiani del settore. Un centro di eccellenza per studiare e sviluppare la nautica del futuro. Il prossimo passo sarà avviare il dialogo con uno dei maggiori player dell’innovazione pugliese, il Politecnico di Bari. Il futuro della nautica parte dalla Puglia».