I trend del petrolchimico nel mese di maggio 2020 (Parte III)
Siamo giunti alla conclusione del nostro racconto a puntate sui trend del petrolchimico nel maggio 2020. Un momento di grande fermento perché si vedono chiaramente le conseguenze della pandemia di Covid-19 che, mentre in Italia sembra sotto controllo, continua a imperversare in diverse zone del mondo. Ricordiamo che il testo è a cura di Nigel […]
Siamo giunti alla conclusione del nostro racconto a puntate sui trend del petrolchimico nel maggio 2020. Un momento di grande fermento perché si vedono chiaramente le conseguenze della pandemia di Covid-19 che, mentre in Italia sembra sotto controllo, continua a imperversare in diverse zone del mondo.
Ricordiamo che il testo è a cura di Nigel Davies, Insights Editor della piattaforma Icis. La prima parte dell’analisi la trovate qui, mentre la seconda parte potete leggerla qui.
I produttori vedono migliorare i margini del cracking liquido in Europa e nel Nord-Est asiatico, mentre il vantaggio della materia prima di etano persiste negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Ciò che si guadagna in termini di margine sul cracking, tuttavia, deve essere tradotto in profitti a valle, indipendentemente dal fatto che un’azienda sia integrata o meno.
C’è una maggiore tensione tra gli attori integrati e non integrati in importanti trattative sui prezzi dei contratti nel settore chimico.
Per l’ultimo periodo di riferimento, alcuni dei grandi produttori petrolchimici hanno messo a frutto i guadagni realizzati verso la fine del trimestre grazie ai minori costi delle materie prime derivate dal greggio.
I dati mostrano i notevoli guadagni realizzati dagli operatori di cracking di nafta per tonnellata di prodotto venduto, a condizione che siano in grado di tradurre i guadagni sui monomeri in profitti diretti o in attività integrate a valle.
I trend del petrolchimico: le catene di produzione
Al momento, questi costi più bassi si stanno facendo strada attraverso catene di produzione petrolchimica e di materie plastiche, provocando una forte riduzione dei prezzi dei prodotti. Anche le perdite di magazzino hanno avuto un ruolo significativo nella riduzione della redditività dichiarata per i produttori petrolchimici nel primo trimestre.
La dinamica di questi movimenti dei costi e dei prezzi sarà particolarmente evidente nel secondo trimestre. I prezzi dei contratti europei di etilene e propilene per il mese di maggio sono scesi per il terzo mese consecutivo.
Aprile è stato un mese estremamente difficile per l’industria chimica e delle materie plastiche in Europa e altrove. Maggio porta con sé ancora più sconvolgimenti e incertezze.