Iml e Deutz, Iml è Deutz!

Iml Motori è diventata organica a Deutz. Lunedì 2 ottobre è stato siglato il passaggio di consegne dalla famiglia Keller, che conserva la proprietà di Intergen, a Deutz Ag. Questo accordo sancisce l’eclisse dell’anomalia di Iml all’interno della rete di sussidiarie nazionali di Deutz e amplifica la potenzialità espansiva di Lomagna come hub verso i Balcani (Iml controlla anche la gestione dei motori Deutz in Romania) e il Mediterraneo, oltre a rafforzare il ruolo di potenziale supporto tecnico, rapporto già in essere nell’allestimento dei power-pack da 2,9 a 7,8 litri. Insieme al quartier generale di Lomagna finiscono dunque sotto l’ombrello Deutz anche le controllate, Iml Service, con sede a Milano, e Iml Motoare, con sede a Galati in Romania.

La notizia era nell’aria dall’estate ma le fisiologiche operazioni di closing e la tradizionale riservatezza germanica ci hanno condotti fino ad ora.

Con una battuta, si è inverato a tutti gli effetti lo slogan nella foto qui sotto, che allude alla collaborazione tra Iml e Deutz, in essere dal remoto 1904: “More than a partnership”.

Iml e Deutz nella parole di Brivio

Colonna portante di Iml Motori, l’Amministratore delegato Roberto Brivio si è espresso in questi termini: «L’acquisizione di Iml Motori da parte di Deutz dimostra ancora di più l’interesse a lungo termine di Deutz verso il mercato italiano. Ora che facciamo parte del gruppo Deutz, lavoreremo in modo ancora più integrato e con ancora più energia, facendo sempre più uso delle innovazioni tecnologie e delle capacità di Deutz – come ad esempio i motori e
sistemi propulsivi elettrici marini di Torqeedo. Tutto ciò ci permetterà di incrementare il nostro market share sul mercato italiano, anche per gli impieghi marini».

Iml e il movimentismo di Deutz

L’ago del motore di ricerca di Dieselweb vibra come impazzito quando si digita la parola Deutz. Tra i capitoli più densi di contenuti quello che riguarda la certificazione Stage V:

IL TCD6.1 È IL PRIMO A FREGIARSI DELL’OMOLOGAZIONE

L’accordo con Liebherr ha tenuto banco per mesi, dai boatos dell’estate 2016 alla presentazione del 9 litri Deutz al Bauma Shanghai, fino alla consacrazione

SUGGELLATA IN QUEL DI ZURIGO

Altro tema caldo è il gas, che DIESEL affronterà di petto mercoledì 8 novembre a Rimini. Iml parteciperà nelle doppie vesti di relatore e di associata Ascomac unimot, che presenterà aRimini il Position Paper sullo Stage V.

Anche in questo campo Deutz non è stata a guardare. Ne è la prova la concertazione con Same Deutz-Fahr, l’Università di Rostock e l’Istituto Thunen che ha portato alla

CONVERSIONE A GAS DEL 3,6 PER LA PROPULSIONE AGRICOLA

Iml e Deutz. Dice Wellenzohn

A Zurigo, a stringere mani e apporre firme in calce c’era anche lui, un altro volto noto ai lettori di DIESEL, Michael Wellenzohn: «Questa acquisizione è in linea con la nostra strategia di investire nella rete di service in paesi strategici e garantire ulteriore crescita in questo segmento ad alta profittabilità» è il commento a caldo di Wellenzohn, che completa così il ragionamento «La sempre più crescente complessità tecnica dei nostri motori richiede sempre più una presenza costante e diretta sul territorio vicino ai nostri clienti. L’acquisizione di Iml Motori permetterà ai nostri clienti inoltre di disporre di una competenza diretta in loco sui motori Deutz, e di instaurare un più stretto rapporto di collaborazione».

eDeutz

Non è uno slogan, bensì la nouvelle vague di Deutz, annunciata con l’acquisizione di Torqeedo. Con essa Deutz entra in possesso delle competenze che non sarà azzardato immaginare travasate dal marino alle applicazioni off-road.

Non basta seguire il gas, l’elettrificazione è la via maestra. Il primo passo di eDeutz è stato mosso. Non ci resta che attendere gli sviluppi.