GGNL e Atena: innovazione digitale al Seatec 2019
Al Seatec di quest’anno un tema che ha fatto sicuramente discutere è stato quello dell’innovazione digitale marittima. Ormai una certa presenza digitale è sempre più diffusa e richiesta, a beneficio di una sempre maggiore efficienza per ogni tipo di utilizzatore finale. In particolare, a Marina di Carrara, Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL) e Atena (insieme […]
Al Seatec di quest’anno un tema che ha fatto sicuramente discutere è stato quello dell’innovazione digitale marittima. Ormai una certa presenza digitale è sempre più diffusa e richiesta, a beneficio di una sempre maggiore efficienza per ogni tipo di utilizzatore finale. In particolare, a Marina di Carrara, Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL) e Atena (insieme ad Ascomac) hanno voluto presentare il loro punto di vista in merito. Di seguito riportiamo i punti salienti dei due interventi.
Sistemi AVL, AVM
L’arringa di apertura del GGNL ha riguardato i sistemi Avl, una sigla composta dalle tre parole inglesi Automatic Vehicle Localization (Localizzazione Automatica del Veicolo). Un sistema piuttosto rilevante che porta con sé alcuni benefici significanti. Il sistema Avl consente di: conoscere costantemente la posizione dei mezzi; rilevare difformità, ritardi o anticipi sui piani di viaggio; segnalare emergenze e blocchi del traffico ai mezzi in zona; pianificare i viaggi in funzione di ritardi, anticipi, emergenze; segnalare a utilizzatori e/o clienti ritardi sugli orari pianificati; verificare il rispetto delle tabelle di marcia e di sosta; individuare i mezzi più vicini ad una determinata area; analizzare statisticamente a posteriori l’andamento del movimento mezzi. Tutte qualità di cui ormai è difficile fare senza.
L’attenzione si è poi spostata verso i “quasi omonimi” sistemi Avm, cioè Automatic Vehicle Monitoring (Monitoraggio Automatico del Veicolo). Un nominativo apparentemente simile, ma che va ad intervenire su una serie ben specifica di attività diverse. Attività quali: conoscere parametri operativi tecnici (livello carburante, livello olio, ecc.); conoscere parametri e stati fisici a bordo (temperatura sale, temperatura celle frigorifere, ecc.); conoscere lo stato dinamico dei mezzi (fermo/in moto, velocità, accelerazione, ecc.); rilevare anomalie dei parametri controllati, segnalarle mediante allarmi e comunicarle al conducente del mezzo; ricevere segnalazioni di emergenza a bordo, inviate dal comandante o da sistemi automatici di rilevamento alla centrale operativa di riferimento; visualizzare e registrare in tempo reale riprese delle telecamere di bordo in caso di emergenze.
A dimostrazione di quanto siano sempre più in voga temi come la sicurezza, l’interfaccia con l’utenza e la gestione ed il monitoraggio della flotta, tutto in digitale. Esigenze a cui queste tipologie di sistemi si impegnano a dare risposta.
Integrazione digitale dei sistemi di bordo
Discorso simile, ma con un focus leggermente diverso è stato quello presentato da Atena e Ascomac. In particolare, Sandro Stefani, docente sistemi automazione navale per il Faimm di Genova, ha voluto sottolineare quali siano i principali driver che guidano la digitalizzazione navale e quindi la creazione di una “smart ship”. In particolare: sicurezza, tecnologia, rischio, sostenibilità e costo. Fattori imprescindibili per poter creare una nave intelligente che possa offrire servizi quali un costante monitoraggio, sia in locale che da remoto, delle condizioni e delle operazioni di bordo, fino ad approdare ad un completo sistema autonomo in grado di autogestirsi.
Alcune nuove tecnologie in questo senso sono già in circolazione. Alcuni esempi emersi durante la conferenza: Lidar (Laser Imaging Detection and Ranging): radar con tecnologia laser con capacità di distinguere navi di diverse dimensioni. Tecnologia 5G per determinare la posizione della nave (comunicazione dati e voce). OneNET: nuovo standard per collegare in rete i dispositivi di bordo. Per ricoprire funzioni sempre più fondamentali quali: sistemi di docking automatico non assistito. Sistemi di anticollisione basati su telecamere a Realtà Aumentata in grado di visualizzare e tracciare anche bersagli di dimensioni ridotte e diagnostica remota.
«Le moderne navi sono sempre più “contenitori di tecnologie avanzate” che richiedono un approccio integrato all’operatività. Il ruolo degli ufficiali si sposta sempre più da quello di “operatore” a quello di “gestore di risorse” che deve essere capace di analizzare e valutare grandi quantità di dati per assicurare una condotta sicura ed efficiente della nave. Questo è particolarmente importante nel caso di avaria del sistema di controllo automatico e, quindi, della capacità da parte dell’Ufficiale di riportare in porto la nave».