Intermat 2018, mancano circa 11 mesi. Calato da mesi il sipario sul Samoter, il mondo europeo delle costruzioni e del movimento terra si è dato appuntamento a Parigi dal 23 al 28 aprile del prossimo anno. La ribalta sulla quale si affaccia Intermat è illuminata a giorno: il trend a livello mondiale dovrebbe contabilizzare il 3,9 per cento di crescita fino al 2030. Una prospettiva di lungo periodo all’interno della quale si inserisce anche la Francia, attesa dal 3,4 per cento di salita del comparto, con un valore circa dimezzato, e comunque positivo, per  quanto riguarda i lavori pubblici.

Per risultare ancora più appetibile agli espositori (ne sono attesi circa 1.500) e a tutti gli attori della filiera (183mila visitatori nel 2015), il salone si è ri-organizzato in quattro poli di competenza: Movimento terra & Demolizione; Strada, Industria dei materiali & Fondazioni; Edilizia & Filiera del calcestruzzo; Sollevamento, Movimentazione & Trasporto.

 

Intermat Innovation Awards

Sulla scorta di quanto avviene al Sima, il comitato organizzatore ha istituito una serie di elementi di valorizzazione che si tradurranno in riconoscimenti alle attrezzature, alle tecniche, ai servizi e ai prodotti afferenti il settore dell’edilizia e delle infrastrutture.

Questo è il commento di Isabelle Alfano, Direttrice di Intermat: «Per i professionisti del settore edile Intermat 2018 vuole coniugare tutti gli elementi dell’efficienza, ma anche tutte le fonti d’innovazione e di ispirazione che consentono di portare a termine con successo i progetti di domani. Questa edizione propone un sistema completo e ideato per identificare i progetti edili nella zona Emea, e accedere così a territori con un grande potenziale di sviluppo, per espandere business e visibilità all’interno di un ecosistema qualificato e diversificato ».

Intermat e i motori

Cosa ci prospetta l’edizione prossima ventura? L’importanza strategica del salone è data dalle sue coordinate cronologiche: giunti al taglio del nastro mancheranno circa sette mesi allo scoccare dello Stage V. Chi si metterà in mostra? Difficile dirlo ora. Di sicuro la vicinanza geografica giocherà a favore di John Deere Power Systems e di Kubota Engines, che hanno posizionato il quartier generale europeo nell’Esagono. Dopo il 5 litri, da Kubota ci si aspetta un altro colpo in canna. Di John Deere si attende l’evoluzione della piattaforma Stage V, con l’inedito (e per ora misterioso) 13,6 litri come apripista.

 

 

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