IPAF Anch’io 2024, la sicurezza al centro dell’evento bolognese
Il tradizionale evento biennale italiano di IPAF si è tenuto a Bologna venerdì 31 maggio con una formula dinamica, esclusivamente dedicata ai contenuti e all’interazione palco-platea. Le buone prassi a tutela della salute e della sicurezza nell’uso dei mezzi di sollevamento aereo sono state al centro della terza edizione.
Le buone prassi a tutela della salute e della sicurezza nell’uso dei mezzi di sollevamento aereo sono state al centro della terza edizione di IPAF Anch’io, che si è tenuta a Bologna il 31 maggio 2024 presso The Sidney Hotel, l’unico evento dedicato al mondo del sollevamento aereo organizzato quest’anno in Italia. In un contesto che non vede una sostanziale inversione di tendenza circa la drammatica media di tre morti al giorno causati da incidenti sul lavoro, tutti siamo stati chiamati a riflettere nella promessa di adottare comportamenti più consapevoli e responsabili.
La giornata è iniziata con il consueto saluto di Peter Douglas, che ha fornito alcuni numeri significativi su IPAF. A seguire, Nicola Pontini ha presentato una sessione sulle “Low Level Access” e l’ergonomia, insieme alla presentazione del progetto DPI-CARD, un’iniziativa che ha riunito tre storici competitor del settore dei dispositivi di protezione individuale per promuovere la sicurezza.
Brian Parker, responsabile tecnico e della sicurezza di IPAF, ha poi lanciato la campagna globale sulla sicurezza per il 2024, intitolata “Gli schiacciamenti possono uccidere!”, che mira a sensibilizzare e a ridurre gli incidenti di intrappolamento e schiacciamento che coinvolgono le piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE).
La metà mattina ha visto una tavola rotonda sul tema della comunicazione, moderata da Emanuela Pirola e Giacomo Galli, con la partecipazione di Alessandra Mainini (CTE), Paola Palazzani (Palazzani), Sara Trabucchi (Novital) e Alessandro Flisi (Socage). Gli argomenti trattati includevano la comunicazione efficace e la comunicazione distorta, come la comunicazione può influire sulla sicurezza, come comunicare l’etica del lavoro, la sicurezza e la sostenibilità, come un produttore/noleggiatore/dealer può metterci la faccia.
Nel pomeriggio, il focus è stato sulla tecnologia applicata alla sicurezza. L’innovazione digitale sta rivoluzionando il panorama della sicurezza sul lavoro, e IPAF si pone al centro di questa trasformazione. Con un crescente numero di provider e società informatiche che convergono verso soluzioni digitali mirate alla prevenzione degli incidenti, IPAF sta agendo da catalizzatore per guidare il settore delle piattaforme aeree verso nuove frontiere di sicurezza.
Negli ultimi anni, numerose aziende, classificate come “società di servizi” secondo il Regolamento IPAF, hanno intrapreso un percorso di collaborazione con l’organizzazione per esplorare nuove opportunità di sviluppo commerciale. Queste società, alcune delle quali sono multinazionali, stanno abbracciando la digitalizzazione e cercando di integrare il digitale con le macchine, le dashboard e i dispositivi di protezione individuale per migliorare la sicurezza sul lavoro.
Il concetto chiave alla base di questa iniziativa è il “tavolo tecnologico,” un luogo in cui l’industria può esplorare, discutere e implementare soluzioni tecnologiche avanzate per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. E i rappresentanti del “tavolo tecnologico” hanno discusso come la tecnologia può aiutare ad applicare ed adottare sicurezza sulle macchine e nei cantieri.
A metà pomeriggio, una seconda tavola rotonda sul mercato, moderata da Maurizio Quaranta e Pier Angelo Cantù, con la partecipazione di Romina Vanzi (IPAF), Marco Prosperi (Assodimi), Matteo Iori (Imer) e Nicola Violini (Haulotte).
Gli argomenti trattati? Dopo alcune considerazioni del mercato nella sua totalità, si è passati a come IPAF presidia la qualità, chi sono i driver del mercato, dove va il mercato tra aiuti di stato e dazi. Notevole anche e soprattutto la partecipazione dalla platea, con interventi e domande sempre precise e mai banali.