Dopo la PUNTATA ZERO, è giunta l’ora della prima tappa del 16V170 G Engine Road Show. Sapere diffondere, e comprendere, l’italianità non è cosa da tutti. Bisogna essere nati a queste latitudini per intuire le sensazioni allo sbarco del team Isotta Fraschini Motori nel piazzale di Bruno Generators, a Grottaminarda (Avellino). La sintonia è emersa spontaneamente nel corso di un incontro dal timbro amichevole tra addetti ai lavori.

In alto i calici. Prosit!

Al termine, la convivialità ha preso definitivamente il sopravvento, nel segno dell’ottimo rosato della Cantina di proprietà della famiglia Bruno e del piacere di esserci. Nel mezzo, quanto occorre per valorizzare il senso dell’iniziativa. Oltre 16mila ore di funzionamento per questo 67 litri che si è fatto le ossa tra le applicazioni della marina militare, una missione che definire ‘demanding’ appare eufemistico. Una vocazione che ha diffuso il nome di Isotta Fraschini Motori tra i quattro mari, in sintonia con la reputazione e la penetrazione nel mercato del Gruppo Fincantieri, la casa madre del motorista barese. È il ritorno ufficiale al servizio industriale, che si candida agli impieghi di un’emergenza fittizia, temprata dagli standard militari e dal ciclo di utilizzo in aree che ne avvalorano le credenziali prime power. Un’investitura sul campo, in angoli del pianeta come il subcontinente indiano, Gibuti, Taiwan, per via delle ore di lavoro, della capacità di neutralizzare lo stress meccanico e dell’affidabilità. Ci sono gli intercooler, proprio così, un pacco radiante per la sovralimentazione, montato a bordo, una configurazione inusuale, per rispondere alle esigenze di oggi e di domani. Come la disposizione dei filtri sullo stesso lato, per semplificare l’accessibilità e la manutenzione. Il motore è allocabile in container con il radiatore.  

Gianluca Genua è Direttore Commerciale Italia, il profilo più consono a rispondere alle nostre domande.

Trait d’union tra Bruno Generators e Isotta Fraschini è sicuramente l’italianità, certificazione di un Sud produttivo che diffonde il Made in Italy nel mondo.

La relazione con Isotta Fraschini dura da tempo, all’insegna degli ottimi rapporti. Nell’ultimo periodo i legami tra noi e loro si sono rafforzati, vista la propensione a fare ritorno nel mercato industriale, con motori da gruppo elettrogeno. Abbiamo collaborato con loro proprio in funzione di questa partnership e siamo fiduciosi che produrrà ulteriori frutti.

Ci permettiamo un afflato lirico a commento dell’avviamento del motore: per quanto sentiremo ancora l’emozione che trapela a ogni avvio di un motore ad accensione spontanea? Ci racconta le sue sensazioni e i ricordi associati al motore diesel, come se fosse una madeleine proustiana?

Faccio questo mestiere da trent’anni, quindi vivo di pane e motori tutti i giorni. Vedere una nuova macchina, poterla toccare con mano, sentirla in moto, è sempre un piacere. Non mi sento di aggiungere altro, se non che è sempre un’emozione grandissima che si rinnova sentire un motore che va in moto.

Il marchio Isotta Fraschini è considerato storico. Dal 1904 l’azienda produce motori per varie applicazioni: marine, per l’aviazione e per il mercato automobilistico, che nel 1920 ha reso il brand e l’azienda conosciuta e ammirata in tutto il mondo per le sue auto di lusso. La sede attuale è sito produttivo dal 1964. La produzione è mutata negli anni: diverse applicazioni in momenti storici diversi, ma sempre con gli stessi obiettivi: la qualità e l’affidabilità del prodotto.

Fincantieri è uno dei principali complessi cantieristici al mondo, l’unico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia. È leader nella realizzazione e trasformazione di unità da crociera, militari e offshore nei comparti oil & gas ed eolico, oltre che nella produzione di sistemi e componenti, nell’offerta di servizi post vendita e nelle soluzioni di arredamento navale. Grazie alle capacità sviluppate nella gestione di progetti complessi il Gruppo vanta referenze di eccellenza nelle infrastrutture, ed è operatore di riferimento nel digitale e nella cybersecurity, nell’elettronica e sistemistica avanzata. Con oltre 230 anni di storia e più di 7.000 navi costruite, Fincantieri mantiene il proprio know-how e i centri direzionali in Italia, dove impiega 10.000 dipendenti e attiva circa 90.000 posti di lavoro, che raddoppiano su scala mondiale in virtù di una rete produttiva di 18 stabilimenti in quattro continenti e oltre 20.000 lavoratori diretti.

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