È il primo di ottobre, ad Acerra, e un meteo educato accoglie noi e lo staff di Isotta Fraschini Motori, con la benedizione del Gruppo Fincantieri, nella quarta tappa del 16V170 G Engine Road Show. Ci troviamo da Coelmo, che affonda le radici nell’immediato dopoguerra. La generazione sotto le insegne di Coelmo compare già nel 1948, proprio l’anno in cui svolsero le prime libere elezioni dell’Italia repubblicana. Il Paese usciva mortificato dal conflitto e aveva fame di energia. Seppure con le dovute proporzioni, le analogie con lo scenario attuale non sono certamente una forzatura. 

Isotta impressa nella memoria storica di Coelmo

«Il primo ricordo di Isotta Fraschini è legato alla mia infanzia in azienda». È l’incipit di Marco Monsurrò, Ceo di Coelmo e Presidente di Generazione Distribuita, associazione costituita in seno ad Anima Confindustria. «Coelmo è un’azienda storica, è stata fondata nel 1946, e conservo la nitida memoria di quand’ero bambino e, girando nel piazzale, vidi scaricare questo enorme motore di Isotta Fraschini, con un meraviglioso logo blu. Quasi contemporaneamente mio nonno mi faceva ascoltare il motivo di Giorgio Gaber “Vengo a prenderti stasera, sulla mia torpedo blu. L’automobile sportiva che mi dà un tono di gioventù”. Quell’automobile era motorizzata, è bene ricordarlo, da Isotta Fraschini. È un marchio legato ai momenti più belli della mia infanzia». 

Vincenzo Perri

Vi riportiamo le parole di Vincenzo Perri, Area Manager Vendite di Isotta Fraschini Motori. È l’oratore che si alterna con Joe Gelonese sulla pedana del trailer, e ci racconta di emozioni, non di transazioni commerciali.  

«Abbiamo consentito alle persone di visualizzare il motore, toccare con mano e soprattutto ascoltarne il suono. Avere così un feedback, un ritorno emozionale, molto meglio di un’algida presentazione in power point. Al termine di questo viaggio itinerante tra Campania e Sicilia ci è rimasto un segno profondo, che non è quello di una presentazione professionale, semmai è la base per instaurare una relazione duratura nel tempo. Ogni tappa si è conclusa con una foto ricordo, col motore sullo sfondo e le persone in primo piano». 

Traiettorie parallele: Coelmo e IFuture. Dice Monsurrò…

«Il programma IFuture pone la tecnologia di trasformazione al centro del dibattito sull’idrogeno» ha sottolineato il Ceo di Coelmo. «Isotta Fraschini riporta in Italia la tecnologia di trasformazione dall’idrogeno all’energia meccanica e, quindi, a quella elettrica».  

Come si sta evolvendo il mercato, anche nell’ottica del Pnrr e del Next Generation EU? 

C’è grande attenzione ai temi della decarbonizzazione e della transizione energetica e digitale. Tuttavia il gruppo elettrogeno, costituito da endotermico e macchina elettrica, rimane un elemento fondamentale. Noi siamo pertanto massimamente attenti sia al fatto che non esiste un’alternativa con la stessa affidabilità ed economicità del gruppo elettrogeno sia alla consapevolezza che i prossimi anni saranno caratterizzati dall’introduzione di sistemi alternativi, come i gruppi ad accumulo a idrogeno.

Quale augurio rivolge a Isotta Fraschini?

Di ritagliarsi lo spazio che si merita nel settore della generazione di potenza

Il marchio Isotta Fraschini è considerato storico. Dal 1904 l’azienda produce motori per varie applicazioni: marine, per l’aviazione e per il mercato automobilistico, che nel 1920 ha reso il brand e l’azienda conosciuta e ammirata in tutto il mondo per le sue auto di lusso. La sede attuale è sito produttivo dal 1964. La produzione è mutata negli anni: diverse applicazioni in momenti storici diversi, ma sempre con gli stessi obiettivi: la qualità e l’affidabilità del prodotto.

Fincantieri è uno dei principali complessi cantieristici al mondo, l’unico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia. È leader nella realizzazione e trasformazione di unità da crociera, militari e offshore nei comparti oil & gas ed eolico, oltre che nella produzione di sistemi e componenti, nell’offerta di servizi post vendita e nelle soluzioni di arredamento navale. Grazie alle capacità sviluppate nella gestione di progetti complessi il Gruppo vanta referenze di eccellenza nelle infrastrutture, ed è operatore di riferimento nel digitale e nella cybersecurity, nell’elettronica e sistemistica avanzata. Con oltre 230 anni di storia e più di 7.000 navi costruite, Fincantieri mantiene il proprio know-how e i centri direzionali in Italia, dove impiega 10.000 dipendenti e attiva circa 90.000 posti di lavoro, che raddoppiano su scala mondiale in virtù di una rete produttiva di 18 stabilimenti in quattro continenti e oltre 20.000 lavoratori diretti.

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