Italian sea group e il Geco in mare. Con Caterpillar
Italian sea group e il Geco… marino. Perdonateci, quello che vi raccontiamo non è una ‘primizia’, ma abbiamo voglia di voltare pagina e di cominciare l’anno nuovo all’insegna dell’ottimismo. La notizia risale al giugno del 2020, ma è un’infornata di spunti positivi. Torneremo a breve sul citato Geco ‘marino’. Italian sea group. Qualche numero, per […]
Italian sea group e il Geco… marino. Perdonateci, quello che vi raccontiamo non è una ‘primizia’, ma abbiamo voglia di voltare pagina e di cominciare l’anno nuovo all’insegna dell’ottimismo. La notizia risale al giugno del 2020, ma è un’infornata di spunti positivi. Torneremo a breve sul citato Geco ‘marino’.
Italian sea group. Qualche numero, per capirci…
Innanzitutto ricordiamo che la proprietà del gruppo è integralmente italiana. Gruppo che l’anno scorso ha celebrato (compatibilmente alle inibizioni da pandemia in corso) il secolo di vita. Dietro questa sigla, Isg, operano i cantieri Admiral, Tecnomar e Nca refit. Alcuni numeri? Oltre 100.000 metri quadrati di superficie operativa, un bacino di carenaggio lungo 200 metri, 11 aree produttive, oltre 1.500 metri di banchina d’ormeggio, una chiatta galleggiante da 2.700 tonnellate. Citando ilsole24ore.com del 4 giugno 2020 “Intanto il cantiere navale di Marina di Carrara che fa capo a Giovanni Costantino ha deciso di ampliare gli spazi produttivi grazie a un piano pluriennale di investimenti finanziato fino a 20 milioni da Unicredit e Deutsche Bank”.
Un Geco da 55 metri in acqua e due Caterpillar sotto coperta
Ed eccoci finalmente al nostro. Si chiama Geco la famiglia del clan Admiral alla quale appartiene lo scafo da 55 metri varato agli inizi di giungo dello scorso anno. All’epoca avevamo ancora il fiato del Covid sul collo, pur nella quasi generale convinzione che il peggio fosse alle spalle. La pennellata da designer è quella dello Studio Gmc Architecture, sia per quanto riguarda gli esterni che gli interni. Per rintracciare quanto più preme a noi tutti, però, bisogna scendere sotto coperta, lasciando alle nostre spalle i marmi italiani (del resto la fonte. si trova proprio alle spalle del cantiere…) e la boiserie francese, per infilarci nella sala macchine. Qui troviamo una coppia di Caterpillar C32 Acert da 1.418 chilowatt a 2.300 giri. Un motore di cui abbiamo scritto su DIESEL Dicembre, per il salto a 2.000 cavalli, alias 1.491 chilowatt.