ItalScania 2018. Un anno da incorniciare
ItalScania 2018, un’associazione che rimarrà impressa nell’albo d’oro del Grifone. Per ItalScania è stato infatti un anno di grazia per ognuna delle divisioni che compongono il mondo di Södertälje e, su scala locale, di Trento. ItalScania 2018: la stella della PG Cominciamo dal fronte più vicino alla trincea di DIESEL: i motori industriali e marini. […]
ItalScania 2018, un’associazione che rimarrà impressa nell’albo d’oro del Grifone. Per ItalScania è stato infatti un anno di grazia per ognuna delle divisioni che compongono il mondo di Södertälje e, su scala locale, di Trento.
ItalScania 2018: la stella della PG
Cominciamo dal fronte più vicino alla trincea di DIESEL: i motori industriali e marini. Scania si è ampiamente riscattata dalla marginalità e, specialmente tra le applicazioni stazionarie si staglia nitidamente l’ombra del Grifone. PG è ovviamente l’applicazione principe dei motori a giri fissi. In quest’ottica si inserisce Gianromeo Brugnetti, un passato in Pitteri Violini e Bu Power.
La proiezione delle vendite a fine dicembre, con i dati contabili di undici mesi in mano, segna il 32 per cento di crescita. Come annunciato nella conferenza del dicembre 2017, questo sarebbe stato l’anno della riorganizzazione della rete di vendita. Soprattutto nel marino, dove Boni copre la dorsale adriatica. Punti focali del 2019 saranno, immancabilmente, lo Stage V, che sancirà l’abbandono dell’Egr, e lo 0C16. Tra le new entry dell’anno alle spalle, la fornitura ad Atlas Copco, tramite la controllata Varisco, specializzata in pompe antincendio e per il drenaggio. Nel 2017, su scala globale, i motori consegnati a OEM dal gruppo Scania furono 8.521.
Immatricolazioni
E le altre divisioni? Il segno più compare ovunque in doppia cifra nel portafoglio di ItalScania 2018: 17 per cento le immatricolazioni dei camion e 75 per cento quelle degli autobus. E, ancora, il 19% del portafoglio servizi connessi, il 33% dei servizi di assistenza, il 10% di incremento del fatturato service.
Scania è diventato così il primo marchio estero in Italia tra i pesanti (sopra le 16 tonn) e, forse meno scontato, anche tra i distribuzione. Da segnalare il Gnl, dove Iveco furoreggia e che vede in Scania l’unico player attrezzato a competere. Lo dimostrano il potenziamento della capacità produttiva e i bus interurbani che entreranno in servizio a fine anno e saranno probabilmente affiancati da soluzioni Gnl per low entry urbani e turistici a due piani.
Allargando lo sguardo al mercato planetario, in attesa dei dati definitivi del 2018, un dato riassuntivo delle immatricolazioni del 2017: 82.472 veicoli industriali e 8.305 autobus.