Jcb 500mila
Jcb benedice il motore numero 500mila. Si respira euforia a Rocester, dove la parabola motoristica di Jcb è stata fortemente voluta da Sir Anthony Bamford ha rappresentato una scommessa, quando il rapporto con Perkins si era incrinato per l’ingresso di Peterborough nell’universo Caterpillar e nel 2004 si partì con il 4 cilindri Dieselmax omologato Tier2. […]
Jcb benedice il motore numero 500mila. Si respira euforia a Rocester, dove la parabola motoristica di Jcb è stata fortemente voluta da Sir Anthony Bamford ha rappresentato una scommessa, quando il rapporto con Perkins si era incrinato per l’ingresso di Peterborough nell’universo Caterpillar e nel 2004 si partì con il 4 cilindri Dieselmax omologato Tier2. Ultimogenito il 3 litri, avvistato al Conexpo.
CRONISTORIA DELLA SAGA MOTORISTICA JCB, DAL 2004 AD OGGI
Jcb e gli albori
Quando la produzione dei Dieselmax prese il via, nel 2004, l’unità produttiva di Foston, nel Derbyshire, contava 64 addetti, e nel primo anno di attività licenziò meno di 10.000 unità. Da allora l’attività è cresciuta in modo esponenziale, e attualmente la forza lavoro è di quasi 400 persone.
Per comprendere il progresso esponenziale di cui prima, sappiate che in otto anni Jcb ha contabilizzato 200.000. In un solo lustro sono stati invece ‘bruciati’ i successivi 300.000. A questa fase di espansione ha contribuito anche Jcb India che nel 2010 ha avviatola produzione di motori vicino a Delhi.
Jcb e il 2017
L’anno cher stiamo per lasciarci alle spalle rappresenta per Jcb Power Systems una pietra miliare. Innanzitutto la società ha investito 10 milioni di sterline nel suo stabilimento di Foston in nuovi centri di lavorazione a controllo numerico e processi automatizzati, consentendo la realizzazione in house dei principali componenti del motore, per esempio testate, blocchi motore e piastre di base.
Jcb sta consolidando la struttura che ogni motorista deve avere, per il soddisfacimento del bisogno interno ma, soprattutto, per far fronte con tempistiche e costi competitivi, alle richieste del mercato dei motori sciolti.
NELLA FOTO SOTTO LA PREMIAZIONE AL SAMOTER DEL DIESEL OF THE YEAR 2011, IL JCB ECOMAX
Anthony Bamford dixit…
Anthony Bamford gongola, nella consapevolezza che quella scelta, che pareva azzardata, si è rivelata vincente, in termini di contenimento dei costi e potenziamento dell’offerta aggregata. «Ci sono stati molti grandi successi in Jcb nel corso degli anni e la produzione di motori è davvero una grande storia di successo. Nel 2004 ci affidavamo interamente a fornitori esterni per i motori da montare sulle nostre macchine. Oggi i motori JCB alimentano oltre il 70 per cento delle macchine da noi prodotte, e lo vendiamo con successo ad altri produttori per un’ampia tipologia di applicazioni. Il fattore più importante è che oggi abbiamo il controllo completo sulla tecnologia e sulla produzione del nostro motore, e possiamo così innovare e offrire ai nostri clienti motori puliti, efficienti nei consumi, facili da mantenere ed economici. La produzione di mezzo milione di motori è un traguardo meraviglioso e mi congratulo con tutto il team per il raggiungimento di una pietra miliare così importante».