Jcb ha scelto il 7,7 litri di Mtu per la pala gommata 457 invece del suo 7,2 litri, ancorato al Tier 2. Niente di nuovo, in realtà. La notizia risale all’anno scorso ma è sintomatica dell’onerosità dei costi di ingegnerizzazione per promuovere il Dieselmax 672 al Tier 4 Final. Jcb, pur in una curva ascendente del  mercato construction, dopo il recente lancio del 3 litri non fa decollare la versione emissionata dell’esacilindrico. Con Mtu gli inglesi hanno privilegiato l’elasticità della coppia a una cilindrata muscolosa per impieghi intensivi in cantiere, a maggior ragione se si pensa che la taratura adottata, 193 chilowatt a 2.200 giri, corrisponde alla versione d’attacco del 6R1000 (AxC 110 x 135 mm). Nella declinazione heavy duty il tedesco eroga 180 chilowatt come potenza base. E il 6 di Sua maestà (AxC 106×135 mm)? Disponibile in quattro frazionamenti di potenza, disegna il punto apicale a 212 kW a 2.200 per 1.150 Nm a 1.400 giri. E se il rivierasco (di Friedrichshafen…) a 180 kW di Newtonmetro ne fa 1.000 tondi tondi, è ragionevole pensare che a parità di giri, a quasi il 10 per cento di surplus di potenza del 193 kW della pala 457 corrisponda una frazione equivalente di coppia motrice.

La lettura binaria finisce qua. Non dimentichiamo che il 7,2 di Jcb è alleggerito dagli orpelli che gravano sull’Mtu, che non rinuncia all’egr e si affida al post-trattamento, in questo caso limitato all’scr.

Jcb 457

La pala gommata Jcb 457 sotto le luci dei nostri riflettori è stata utilizzata alla Ceramica Panaria di Finale Emilia (dal nome dell’affluente del Po a ridosso del cui argine è costruita), in provincia di Modena, uno degli epicentri dello sciame sismico del 2012. Il concessionario di riferimento di quest’operazione è Bregoli di Bondeno, a pochi chilometri da Finale Emilia, in provincia di Ferrara.

La top di gamma delle pale gommate Jcb in configurazione ZX può giovarsi di una sezione idraulica basata su un distributore a centro chiuso compensato e due pompe a pistoni a portata variabile, che garantiscono un flusso di 260 litri d’olio a una pressione di esercizio di 250 bar, caratteristiche che si fanno particolarmente apprezzare nei rapidi cicli di movimentazione dei materiali dai piazzali alle tramogge di carico dell’impianto. Altrettanto rapidi i trasferimenti, in questo caso garantiti da un cambio automatico Smooth Shift.

Nonostante le generose dimensioni e l’adozione, in questo caso, di una benna da ben tre metri cubi di capacità, la 457 riduce lo spazio di curvatura a poco più di 6 metri.

Sezione posteriore smontabile

Ci troviamo in ceramica e la polvere non manca, ragione che ha indotto a implementare la filtrazione dell’aria. Anche la sezione posteriore può essere smontata per accedere al gruppo di raffreddamento che, in questa nuova versione, adotta una ventola estraibile, a comando idraulico e con portata variabile, collocata nella parte posteriore della macchina, aspetto particolarmente utile in questo contesto di lavoro.

All’interno di un ciclo di lavoro alla Ceramica Panaria, organizzato h24, la pala gommata Jcb 457 si mantiene all’opera per otto ore circa.

 

 

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