Ieri mattina, presso il quartier generale di Jcb, l’hanno detto chiaro e tondo, il termico alimentato a idrogeno è la soluzione più sensata per le macchine da cantiere al di sopra delle 4, 5 tonnellate. Il prescelto è l’Ecomax, il 4,8 litri che si aggiudicò il Diesel of the year nel 2011. Lo potrete vedere tutti al Conexpo.

Termico e idrogeno, due sostantivi che piacciono a Jcb

Secondo l’azienda britannica, l’investimento di 100 milioni di sterline in questo progetto, finalizzato alla produzione di motori a idrogeno, sta andando a gonfie vele. Una squadra di 100 ingegneri ha lavorato a questo entusiasmante sviluppo per più di un anno e il 50° motore a combustione a idrogeno griffato Jcb è uscito dalla linea di produzione. Il presidente di Jcb, Lord Bamford, è a capo del progetto di sviluppo della soluzione a zero emissioni di carbonio. È stato lui stessa dichiarare: «Il team di ingegneri Jcb ha svolto un lavoro fantastico per sviluppare questo motore termico a idrogeno. Sono tornati ai principi fondamentali per riprogettare completamente il processo di combustione in funzione dell’idrogeno».

L’elettrico si sposa con le compatte

Jcb punta quindi sull’idrogeno, senza per questo dimenticarsi delle elettrificazione, che si concilia cona gamma di macchine compatte, tra cui il sollevatore telescopico Loadall 525-60E e il miniescavatore 19C-1E. L’azienda sta pure valutando i carburanti a zero emissioni e non ha voluto lasciare nulla di intentato. Al momento sono stati presi in esame Hvo, biogas, e-fuel, ammoniaca e idrogeno. In merito Lord Bamford ha dichiarato: «La maggior parte di questi carburanti alternativi richiede la produzione di idrogeno, quindi ha perfettamente senso utilizzare l’idrogeno in primo luogo perché è un carburante pulito e a zero emissioni di carbonio che può essere prodotto da energia rinnovabile. L’idrogeno offre anche una potenziale soluzione alla sfida delle batterie sulle macchine più grandi; consente un rifornimento rapido ed è una soluzione mobile, che permette di portare il carburante alla macchina».

Termico contro celle a combustibile

Nell’ambito dello sviluppo dell’idrogeno, Jcb ne ha studiato l’utilizzo nelle celle a combustibile e, nel luglio 2020, ha presentato il primo escavatore a idrogeno del settore edile, il 220X da 20 tonnellate. Al momento, Jcb è giunta alla conclusione che le celle a combustibile sono troppo costose, troppo complicate e non abbastanza robuste per le macchine edili e agricole. Da queste riflessioni è partito l’abbrivio per lo sviluppo del motore a idrogeno, già sotto i cofani di terne e sollevatori telescopici Loadall prototipali. Jcb ha recentemente sviluppato un serbatoio mobile di rifornimento. Questo “serbatoio trasportabile” ha una capacità di idrogeno sufficiente a riempire 16 terne a idrogeno. Nella cava di Wardlow è stato installato sul retro di un trattore Fastrac modificato.

jcb termico idrogeno
Il parco macchine Jcb alimentate con il 4,8 litri idrogeno nella cava di Wardlow

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