Il Diesel of the year 2021, John Deere 18.0X, non ha purtroppo avuto occasione di mettersi in mostra come si sarebbe meritato. Colpa del Covid, si sa, e delle misura di sicurezza che hanno indotto anche il Cervo a evitare gli eventi fieristici. Se ne riparlerà il prossimo anno.

Il John Deere 18.0X ha fatto colpo sulla trincia

Abbiamo parlato diffusamente con Michael Lefebvre del 18 litri e pubblicato l’intervista sulla rivista in due tranche (cliccate qui per leggere la parte pubblica a pagina 6 di DIESEL Giugno). Per il 18.0L è giunta l’ora, nonostante la penuria di occasioni ‘mondane’, di esporsi nuovamente alla luce dei riflettori, nella sua veste più naturale, cioè sotto i cofani di una macchina da raccolta. Raccogliamo la segnalazione e vi riportiamo l’ufficialità dell’insediamento del Diesel of the year 2021 nella catena cinematica delle trince 9500 e 9600 della stessa John Deere. Scrivono del premiato 6 cilindri: «Questo motore pluripremiato ha introdotto anche HarvestMotion Plus, in grado di generare un incremento di coppia eccezionale e ancora più potenza ai bassi regimi. Produce inoltre una potenza di fino a 766 cavalli sulla 9500 e 787 cavalli sulla 9600 (rispettivamente 563,2 e 578,7 chilowatt). Tutte le caratteristiche sopraccitate permetteranno ai clienti di ridurre del 10% il consumo di carburante per ogni tonnellata di raccolto e del 33% i costi per l’olio rispetto ad altre macchine della stessa categoria di potenza».

Per saperne di più sulle 9500 e 9600

Le nuove trince semoventi 9500 e 9600 sono dotate di un nuovo tubo di lancio a 8 file più lungo di 20 cm e con contorni ottimizzati per una resa superiore. La manutenzione è resa più semplice grazie ad aperture aggiuntive che contribuiscono ad aumentare l’operatività della macchina. L’ampia larghezza del canale di alimentazione di 850 mm è studiata per gestire lo straordinario rendimento di queste macchine, per garantire la migliore qualità possibile del foraggio e dell’efficienza di taglio. Per via della maggiore potenza del motore, queste nuove trince presentano organi di trasmissione del moto rinforzati e un telaio migliorato. Il collaudato rotore di taglio DuraDrum è progettato anche per gestire massicci flussi di raccolto indipendentemente dalla lunghezza di taglio selezionata. I rulli del rompigranella sono disponibili con un design a dente di sega standard sul rompigranella Premium KP™ e con il design a dente di sega o un nuovo design XCut sul rompigranella XStream KP™ che presenta una scanalatura a spirale sulla superficie del rullo. Entrambi i modelli di rulli sono disponibili anche con il rivestimento rinforzato Dura Line™, per una maggiore durata. Le due nuove trince semoventi della serie 9000 sono disponibili con la gamma completa di sistemi per l’agricoltura di precisione ISG (Intelligent Solutions Group) di John Deere per un maggiore comfort dell’operatore e una migliore qualità di taglio.

John Deere 18.0X

I sistemi punto per punto

  • il sensore NIR (Near InfraRed) di HarvestLab™ 3000 che consente di visualizzare e documentare le misurazioni in tempo reale della resa delle colture, dell’umidità e di altri costituenti come proteine, amido, fibre ecc. in valore totale o in comode mappe specifiche per ciascun campo;
  • HarvestLab™ 3000 permette inoltre la regolazione automatica, in tempo reale, della lunghezza di taglio AutoLoc™ e il dosaggio degli inoculanti per insilato in base al contenuto di sostanza secca;
  • lo stesso sistema di sensori può essere utilizzato in modalità stazionaria per analizzare l’insilato al fine di gestire le razioni di mangime in modo più accurato e per analizzare i costituenti nel concime (ad esempio N, NH4, P e K) quando si utilizza una cisterna spandiliquami;
  • Sterzata automatica AutoTrac™;
  • MachineSync coordina automaticamente la velocità e la posizione del rimorchio con quelle della trincia;
  • la guida sensibile di RowSense™ consente alla trincia di seguire automaticamente le file di mais;
  • AFC, ovvero riempimento automatico dei rimorchi;
  • il portale web John Deere Operations Center per la gestione attiva della flotta e la visualizzazione dei dati di macchina e raccolta.

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Scania Next Generation DC13 e Bruno Generators

Il Diesel of the Year fa irruzione nella generazione di potenza, a firma di Bruno Generators. Il sodalizio tra il gruppo capitanato da Renato Bruno e il fornitore svedese di soluzioni propulsive prosegue dal 2019, sotto le insegne dello Stage V. Il motore siglato 505A equipaggia un gruppo Fusteq, av...