John Deere e lo Stage V ad Agritechnica
Agritechnica 2019 va in archivio (non per noi: continueremo a raccontarvi quello che abbiamo visto…) mentre con lo Stage V, potremmo dire, siamo appena agli inizi. E la partecipazione del ‘cervo’ alla rassegna di Hannover è stata improntata proprio al nuovo standard per le emissioni a cui gli OEM dovranno farsi trovare pronti al termine […]
Agritechnica 2019 va in archivio (non per noi: continueremo a raccontarvi quello che abbiamo visto…) mentre con lo Stage V, potremmo dire, siamo appena agli inizi. E la partecipazione del ‘cervo’ alla rassegna di Hannover è stata improntata proprio al nuovo standard per le emissioni a cui gli OEM dovranno farsi trovare pronti al termine della fase di transizione che stiamo attualmente attraversando.
John Deere ha accumulato globalmente oltre un miliardo di ore di funzionamento con filtri diesel antiparticolato dalla loro introduzione nel 2011. Queste tecnologie di post-trattamento sono state ottimizzate per permettere un’integrazione flessibile. In funzione del modello, le dimensioni del sistema di post-trattamento e il peso del catalizzatore sono stati ridotti rispetto alle soluzioni precedentemente utilizzate per la fase Stage IV.
JOHN DEERE E IL LANCIO DEGLI STAGE V
John Deere e lo Stage V: il nuovo motore da 13,6 litri
L’ultimo modello aggiunto alla gamma dei motori con certificazione Stage V è un motore industriale da 13,6 litri. La costruzione innovativa del motore ne aumenta l’affidabilità e la flessibilità e semplifica la manutenzione, mantenendo un ingombro compatto facile da integrare e manutenere.
Il motore da 13,6 l è destinato alle applicazioni agricole più grosse e a impieghi per servizio continuo, pesante e intermittente da 300 a 510 chilowatt a 2100 giri al minuto.
Elettrificazione in agricoltura
Ad Agritechnica, John Deere ha presentato nuovi organi di trasmissione elettrici dotati di motori compatti ad alta velocità comandati dall’elettronica di potenza della John Deere Electronic Solutions (Jdes).
«L’aumento della produttività è una delle principali preoccupazioni del settore agricolo e lo studio di soluzioni ibride potrebbe quindi rappresentare una nuova opportunità per migliorare l’efficienza e i costi operativi di alcune applicazioni specifiche», ha detto Darren Almond, responsabile marketing strategico per il settore elettrificazione della John Deere Power Systems.
