Mazzotti e John Deere
Mazzotti è diventato un membro di diritto della famiglia John Deere. Dopo la recente acquisizione di Wirtgen, John Deere si incunea nel mercato italiano dei nebulizzatori, di cui l’Oem di Ravenna detiene l’85 per cento della capacità di penetrazione di questa pregiata nicchia di mercato. Una finestra applicativa sulla quale si affacciano pochi costruttori, come […]
Mazzotti è diventato un membro di diritto della famiglia John Deere. Dopo la recente acquisizione di Wirtgen, John Deere si incunea nel mercato italiano dei nebulizzatori, di cui l’Oem di Ravenna detiene l’85 per cento della capacità di penetrazione di questa pregiata nicchia di mercato. Una finestra applicativa sulla quale si affacciano pochi costruttori, come lo stesso Mazzotti e come Caffini, e che consente al big della meccanizzazione trattoristica di frazionare il portafoglio delle applicazioni agricole, storico core business del Cervo.
John Deere e Mazzotti secondo John May
Segue la dichiarazione di John May, Presidente e Agricultural Solutions & Chief Information Officer di John Deere: «Mazzotti è conosciuta per la sua innovazione, le sue eccezionali conoscenze, abilità progettuali e competenze vantate nel settore. L’acquisizione di Mazzotti fornisce a John Deere un’opportunità per servire un maggior numero di clienti nel mercato europeo».
Il circuito tecnologico all’interno del ‘sottopancia’ degli sprayer Mazzotti vede protagonisti del calibro di Danfoss (che in Italia si legge Sace) e Poclain (nel link sul tow tractor di Ata trovate una citazione dell’azienda francese), per quanto riguarda il circuito idraulico, e un accento tutto ‘british’ per l’assetto propulsivo. Resiste Perkins anche se l’avanzata di Jcb Power Systems è massiccia. Coordinato dalla supervisione e dal supporto della vicina Geminiani, il dealer Jcb PowerSystems che ha sede a Lugo, poco distante da Ravenna, l’Ecomax ha infatti dilagato nel listino romagnolo.
Mazzotti e Wirtgen
La strategia espansionistica del Cervo prosegue con ritmo incalzante. Risale al primo giugno la notizia del closing di Deere & Company col Gruppo Wirtgen, un’operazione da 4,537 miliardi di euro, formula all-cash. Un ingresso che modifica gli equilibri nel mondo dell’off-road per le infrastrutture viarie dove John Deere è meno radicato che nell’agricolo, scenario all’interno del quale Mazzotti rappresenta il tassello di un mosaico che prevede specializzati, aziendali, trattori da campo aperto e macchine operatrici. Presente da tre decenni nel segmento delle irroratrici, l’azienda ravennate mantiene nome, marchio e accordi commerciali in essere.
DIESEL International ha proposto sul numero distribuito all’Agritechnica 2015 un confronto tra la Allcrop 3180 di Mazzotti, motorizzata dal Jcb Ecomax 129, la taratura più performante del 4,8 litri, e lo Striker di Caffini, che si affida al Volvo Penta Tad 571Ve. Vedremo tra pochi mesi, ad Hannover, cosa ci riserveranno le sprayer romagnole nel primo appuntamento di rilievo dell’era John Deere.