Prendete un nome che si identifica per antonomasia con la meccanizzazione agricola, John Deere. Prendete un altro costruttore che ha fama di eccellenza nel movimento terra, Liebherr. Considerate che questi costruttori di macchine per applicazioni off-road producono anche motori, chi da una vita come John Deere Power Systems, che ha il quartier generale europeo a Saran, in Francia, chi da qualche anno a questa parte sta spingendo sull’acceleratore come Liebherr, che in Svizzera, a Bulle, ha potenziato come nessun altro la ricerca e lo sviluppo di propulsori e componenti, a partire da centraline elettroniche e common rail. Un attivismo, quello di Liebherr, dimostrato anche dagli accordi precedentemente siglati con Deutz, per i motori destinati ad applicazioni mobili, e Kohler-Sdmo, per i motori stazionari destinati alla generazione di potenza. A questo punto l’ufficializzazione di un accordo di collaborazione tra le piattaforme tecnologiche delle due aziende non può che innescare la fantasia degli addetti ai lavori.

Un accordo di massima…

Le notizie che trapelano sono all’insegna della massima cautela. Il comunicato stampa parla di “valutare lo scambio di tecnologie motoristiche, design e sviluppo di processi” e che “la collaborazione sarà mirata su specifiche fasce di potenza e classi di cilindrata”. Secondo Mike Weinert, Vice President di John Deere Power Systems: “sia John Deere Power Systems che Liebherr sono progettisti e costruttori di motori, con una lunga storia di interazioni di successo tra i due gruppi . Le competenze di entrambi e le buone relazioni di lungo termine rendono sensato unire gli sforzi».  Gli fa eco Rudolf Ellensohn, Managing Director di Liebherr Machines, che a Bulle ha la responsabilità della divisione motoristica: «I bisogni di mercati e clienti sono in continua evoluzione, il che significa che i motori prodotti dalle nostre rispettive aziende dovranno cambiare. Questa collaborazione consente a John Deere e a Liebherr di porre in essere sinergie virtuose in numerosi ambiti come le risorse ingegneristiche,  i costi di lavorazione e le relazioni con i fornitori». 

Pale gommate Liebherr, motore John Deere

Sia chiaro che non c’è nessuna relazione tra l’accordo citato e le macchine che compaiono nelle due foto qui sopra, serva però come esempio della collaborazione tra le due aziende il caso delle pale gommate di Liebherr siglate L 526, L 538 ed L 546, il frutto più recente della liaison tra Liebherr e John Deere. Qui i 103 chilowatt messi in campo per il  funzionamento delle pale sono erogati dal 4,5 litri John Deere. Una cilindrata che sfugge alla dotazione di Liebherr, che parte da 7 litri da 200 chilowatt D934 A7.

Interessanti, alla luce dell’accordo tra i due attori, le parole della Liebherr, che commentano con soddisfazione l’installazione del Pws di John Deere sulle loro macchine: «I nostri tecnici hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici John Deere durante tutta la fase di sviluppo del modello con certificazione Tier 4 Interim/Stage III B. Abbiamo inoltre ricevuto informazioni preliminari sui componenti aggiuntivi per i motori Tier 4 Final/Stage IV, soprattutto riguardo al fluido per diesel (Def). Questo ci ha permesso di fare spazio ai componenti per il motore Tier 4 Final/ Stage IV già a partire dalle fasi iniziali di sviluppo per mantenere un ingombro compatto. Siamo inoltre fiduciosi che, grazie all’approccio modulare di John Deere, i motori richiederanno poche modifiche per poter soddisfare le normative Stage V quando entreranno in vigore nel 2019/2020».

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