Kobelco mette Yanmar nel motore
Kobelco ha partecipato allo Smopyc di Saragozza con l'escavatore SK210SNLC-11E equipaggiato dal 4TN107Ftt di Yanmar
Allo Smopyc di Saragozza Kobelco ha mostrato un escavatore cingolato motorizzato Yanmar, l’SK210 Snlc-11E, che presidia la fascia più importante del mercato construction. L’arrivo delle nuove motorizzazioni Yanmar e Isuzu sulle macchine convenzionali e short-radius fra le 18 e le 39 tonnellate di peso operativo, peraltro in forse in occasione del precedente Samoter.
Kobelco ha scelto lo Yanmar 4TN107Ftt
Lo Yanmar 4TN107Ftt scalza dal conflano un’altra motorizzazione giapponese, quella Hino più nota, a queste latitudini, per le applicazioni stradali. Yanmar incassa così un prestigioso endorsement, dai tempi della presentazione del 4TN101 e del 4TN107, all’Intermat. Un’irruzione in piena regola al di sopra della fatidica soglia dei 100 chilowatt, per dilatare lo spettro applicativo. È un quadricilindrico, con canna da 1,115 litri (AxC 107×127 millimetri). La turbina è a doppio stadio, più efficiente ai bassi regimi, la potenza apicale della serie 4TN107 è di 155 kW a 2.200 giri, la coppia di 805 Nm a 1.500. Rispetto al precedente motore Hino J05EVA-KSSA si registra una differenza di cilindrata. L’attuale Yanmar si attesta a 4.567 cmc contro i precedenti 5.123 cmc. La potenza della taratura adottata su questa macchina è superiore al precedente propulsore, 127 kW a 2.000 giri contro i precedenti 124 kW allo stesso regime. Si è passati da 660 Nm a 1.600 giri agli attuali 805 Nm a 1.500 giri, rispetto ai 1.600 giri del motore Hino. Per altre macchine Kobelco si è rivolto comunque a connazionali, maggiormente orientati a cilindrate più corpose: Isuzu.
Kobelco SK210 Snlc-11E
Oltre alla motorizzazione, il cambiamento più importante lo si percepisce sui nuovi short-radius di alta gamma SK230SRLC-7 ed SK270SRNLC-7. Si tratta infatti di due macchine il cui nuovo progetto è nato attorno alla motorizzazione Yanmar. L’architettura iNDr, infatti, che su questi modelli vede una savorra sagomata in fusione per convogliare i flussi di aria verso l’alto, ha fortemente influenzato le dinamiche legate al raffreddamento. Ma, in attesa che arrivino sul mercato italiano, torniamo all’SK210SNLC-11E che abbiamo visto allo Smopyc. Da un punto di vista idraulico, infatti, non cambia nulla. Sul nuovo SK210SNLC-11E abbiamo infatti sempre 2 x 220 l/min. L’impostazione del costruttore prevede il taglio delle pressioni quasi a zero nel momento in cui non effettuo movimenti. Si tratta spesso di pochi secondi che, però, sommati nel corso della giornata fanno la differenza. Questo comporta un riavvio dei movimenti che alcuni operatori percepiscono come “lento”. Nella realtà dei fatti la macchina “recupera il tempo perso” con una maggiore efficienza nei movimenti legata anche ad un riciclo dei flussi d’olio molto efficace.