Kohler: quel che si dice un idillio
Gli idilli si consumano tra paesaggi agresti e la questione pare rispondere all’identikit di Kohler. Dopo il Kdi 3.4 sotto i cofani Arbos all’Eima sarà infatti il turno della coppa strutturale per il 2,5 e l’1,9 litri. Si chiude così il cerchio delle motorizzazioni genuinamente agricole per un marchio che ha ereditato da Lombardini il […]
Gli idilli si consumano tra paesaggi agresti e la questione pare rispondere all’identikit di Kohler. Dopo il Kdi 3.4 sotto i cofani Arbos all’Eima sarà infatti il turno della coppa strutturale per il 2,5 e l’1,9 litri. Si chiude così il cerchio delle motorizzazioni genuinamente agricole per un marchio che ha ereditato da Lombardini il ruolo di protagonista nelle fasce medie e d’attacco delle cilindrate trattoristiche. Con gli ultimi arrivati anche gli specializzati saranno equipaggiabili con la coppa strutturale portante con tunnel centrale per l’albero di trasmissione.
La vocazione agricola dei Kdi è dimostrata anche da altri elementi ingegneristici e stilistici quali il profilo stretto, che consente di ottenere raggi di sterzata più contenuti migliorando sensibilmente il comportamento della macchina in fase di manovra.
La presenza delle due prese di moto laterali ausiliarie (Sae A e Sae B), progettate per prelevare dal motore la più alta energia, permette una perfetta integrazione con il sistema idraulico delle macchine al fine di alimentare in maniera efficace gli accessori tipicamente utilizzati, garantisce l’interfaccia con qualsiasi tipo di trasmissione adottata e, infine, riduce lo spazio necessario alla realizzazione dell’applicazione.
Questa versatilità è rafforzata dalle predisposizioni sul motore, che permettono il montaggio di compressori per la gestione dell’impianto di climatizzazione e del circuito frenante ad azionamento pneumatico (opzionale). Anche il posizionamento di alcuni componenti è stato ottimizzato in funzione delle necessità dei costruttori di macchine agricole. Il supporto ventilatore, ad esempio, è stato collocato sul lato superiore del motore aumentando la distanza dell’asse della ventola di raffreddamento dall’albero motore. Questo consente di sfruttare la presa di forza frontale e utilizzare radiatori a profilo stretto e alto, permettendo sia di ottimizzare il raffreddamento, sia di rendere più agevole l’installazione caratterizzata dalle tipiche geometrie del vano motore dei trattori.
Altra buona nuova da Reggio Emilia riguarda il demo test, finalmente a disposizione degli oem per le prove sinergiche dei veicoli motorizzati Kohler.