Kubota V1505 e WG1903
Kubota V1505 Kubota V1505, 1,5 litri in 4 cilindri. All’Intermat Kubota non si è limitata a ostentare il 5 litri e ad annunciare il fratello minore da 4,3. I giapponesi non dimenticano la propria vocazione e hanno ulteriormente declinato la segmentazione dei super-compatti. Lo stesso Tony Tonegawa, Vice President Business Unit Engine Europe, lo aveva anticipato, […]
Kubota V1505
Kubota V1505, 1,5 litri in 4 cilindri. All’Intermat Kubota non si è limitata a ostentare il 5 litri e ad annunciare il fratello minore da 4,3. I giapponesi non dimenticano la propria vocazione e hanno ulteriormente declinato la segmentazione dei super-compatti. Lo stesso Tony Tonegawa, Vice President Business Unit Engine Europe, lo aveva anticipato, in un’intervista ai ‘microfoni’ di DIESEL: «Il 60 per cento delle vendite globali di motori Kubota è infatti rappresentato proprio dagli OEM, e oggi siamo il primo produttore di motori per il segmento offroad nella fascia sotto i 73,5 chilowatt (ndr: la soglia fatidica dei 100 cavalli). L’obiettivo della Divisione è quello di ampliare ulteriormente la nostra proposta di soluzioni ed espandere le nostre aree di business sia all’interno del mercato esistente che in nuovi mercati».
Segmentare
Segmentare per fidelizzare gli OEM. Una pratica diffusa alla base del concepimento di questo ultra-compatto sui generis. Un’architettura a 4 cilindri con canna da 375 centimetri cubici non è cosa di tutti i giorni. Se è vero che l’approccio tecnologico – stilistico dei giapponesi è tradizionalmente conservatore, a Osaka hanno evidentemente deciso di stupire. Il Kubota V1505 CR-T è un condensato dei dogmi del nuovo corso motoristico. Diesel verticale a 4 tempi, sovralimentato, da 33 chilowatt a 3.000 giri, con una coppia massima di 118.5 Newtonmetro. Prestazioni da classico 4 cilindri con canna automobilistica (tra 2 e 2,2 litri) con ingombri ridotti all’osso; LxWxH rispondono alle seguenti misure: 766 x 466 x 686 millimetri, con un peso a secco di 169 chili.
C’è pure il post-trattamento
Della serie ‘piccoli che ragionano da grandi’ il ‘superquadro’ Kubota V1505 (AxC 78×78,4 mm) si è pure dotato di catalizzatore per gli HC, leggasi Doc, e di filtro anti particolato. La fascia compresa tra 19 e 36 chilowatt sarà infatti sottoposta alle attenzioni dello Stage V, a cui è destinato, dal momento che la produzione sarà a regime nel 2020.
L’1,5 litri fa l’occhiolino soprattutto agli OEM di piccole macchine per il movimento terra e per le municipalizzate (manutenzione e pulizia stradale e del verde pubblico).
Prendiamo ancora spunto dalle parole di Tonegawa per introdurre il secondo elemento di pregio tra i super-compatti. Ci riferiamo, ovviamente, alle novità viste a Parigi.
«Kubota è uno dei pochi a offrire opzioni di alimentazione alternative a partire dalla base diesel. C’è una chiara tendenza di mercato orientata verso l’impiego dei nostri motori Lsi non solo nelle applicazioni indoor. Molte grandi città come Parigi e Londra stanno oggi mettendo al bando i diesel».
WG 1903
La segmentazione non si limita a fare rima con alimentazione, esce dal recinto delle applicazioni diesel. Ed è così che (rivelatrice fu la precisazione di Tonegawa) Kubota ha arricchito l’offerta di motori ‘multi-fuel’: Gpl, benzina, gas naturale e dual-fuel.
Il WG1903 è un dispari con canna da 623 cc (AxC 88 x 102,4 mm), aspirato, catalizzatore a tre vie, capace di 35 chilowatt a 2.700 giri e 140 Newtonmetro a 1.400. La missione progettuale rimane quella di sovrapporre curve e ingombri quelli degli equivalenti modelli diesel. In questi termini, Kubota paragona il WG1903 GL al D1803-Cr-T.