Cosa intendiamo per generazione dell’ibrido? Che questa tecnologia si dimostra vitale e poliedrica anche quando si parla di applicazioni stazionarie, dove svolge una funzione cruciale in applicazioni come le smart grid. In un’intervista pubblicata su DIESEL di giugno, e che trovate per intero qui, abbiamo affrontato i temi più cari ai nostri lettori con Andrea Franchini, Sales Director Vertical Markets – Process Solutions di Siemens Energy.

Siemens generazione ibrido

Generazione dell’ibrido: Come si muove Siemens nello storage

Come procede il progetto Fluence, con Aes? Quale il contributo alle micro-grid?

Negli ultimi anni si è assistito a un costante aumento della quota di produzione energetica da fonti rinnovabili non programmabili, spesso unito alla necessità di alimentare comunità locali non connesse alle dorsali elettriche principali, come avviene ad esempio sulle isole.

Per rispondere a entrambe queste esigenze sono state ideate nuove tipologie di centrali elettriche, dette appunto ibride, caratterizzate dall’impiego di una o più fonti energetiche rinnovabili associate a sistemi di accumulo a batterie per garantire continuità di servizio. Anche in quest’ambito specifico Siemens ha sviluppato importanti referenze, una delle quali sull’isola di Ventotene.

Grazie al Microgrid Controller è possibile bilanciare le ampie fluttuazioni di rete facendo in modo, ad esempio, che i sovraccarichi temporanei siano gestiti dal sistema di accumulo e non dai generatori esistenti. Si garantisce in tal modo una reazione immediata alle variazioni di carico e una riduzione dei consumi e delle emissioni dei generatori diesel, che possono operare in corrispondenza delle condizioni di massimo rendimento. Anche in questo caso i vantaggi sono stati confermati da dati concreti: una riduzione del 15 percento nei consumi di gasolio e del 55 percento delle ore operative dei generatori diesel.

IL SUPERYACHT CON IL PROPULSORE DIESEL-ELETTRICO SIEMENS

Inverter e super-condensatori?

I super-condensatori possono costituire un sistema di accumulo alternativo alle batterie nel caso di picchi di potenza estremamente elevati per tempi contenuti. La loro densità energetica al momento è ancora ben lontana da quella delle batterie a ioni di litio. Possono trovare però applicazione sui veicoli terrestri come sistema di recupero dell’energia cinetica in frenata (Kers) come avviene sulle auto ibride da competizione o da Formula 1.

Sistemi di condensatori vengono poi utilizzati da anni in ambito industriale al fine di accumulare localmente energia in prossimità della macchina operatrice senza doverla scambiare con la rete: il caso tipico è quello delle presse. Considerando i cicli operativi richiesti, sistemi di accumulo basati su condensatori non trovano al momento impiego nell’ambito della propulsione navale mentre se ne sta studiando l’applicazione su alcune piattaforme petrolifere offshore.

Siemens generazione ibrido

Generazione dell’ibrido. A parte marino e applicazioni stazionarie, in quali settori applicativi Siemens potrebbe fornire un contributo all’ibridizzazione o all’elettrificazione?

L’ibridizzazione sta prendendo piede anche nell’ambito dell’oil&gas, e in particolare sulle piattaforme offshore. Anche in questo caso parliamo di sistemi elettrici isolati estremamente complessi, caratterizzati da ampie variazioni di carico durante le perforazioni e il posizionamento dinamico dove l’aggiunta di un sistema di storage, anche in abbinamento ai generatori esistenti, consente di garantire maggiore flessibilità e stabilità al sistema. Una delle applicazioni più significative è stata realizzata da Siemens sulla piattaforma semisommergibile ‘West Mira’, divenuta la prima piattaforma ibrida al mondo. Anche in questo caso la piattaforma, accanto al tradizionale sistema di generazione diesel-elettrico a giri fissi, è stata equipaggiata dalla soluzione di batterie a ioni di litio BlueVault. Questo ha consentito una riduzione del 42 percento dei tempi di funzionamento dei motori diesel, un abbattimento del consumo e delle emissioni di CO2 del 15 percento e una riduzione degli NOx del 12 percento: equivalenti ad annullare le emissioni annue di circa 10.000 automobili.

Il pdf dell’articolo pubblicato su DIESEL giugno

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