Landini Rex4 Electra. L’eco silenziosa dello specializzato
Landini Rex4 Electra è l’annuncio cha agita le acque dello scenario off-highway, in quella che sarebbe dovuta essere la vigilia dell’Eima, slittata, come sappiamo, al 7 febbraio. Fiera che lasci, fiera che trovi. L’Eima Digital, prevista nelle stesse date originariamente previste per l’appuntamento in presenza, ha premiato il sistema Electra – Evolving Hybrid. Per Argo […]
Landini Rex4 Electra è l’annuncio cha agita le acque dello scenario off-highway, in quella che sarebbe dovuta essere la vigilia dell’Eima, slittata, come sappiamo, al 7 febbraio.
Fiera che lasci, fiera che trovi. L’Eima Digital, prevista nelle stesse date originariamente previste per l’appuntamento in presenza, ha premiato il sistema Electra – Evolving Hybrid. Per Argo Tractors si tratta di un bis, dopo l’Advanced Driving System del 2018.
Landini Rex4 Electra. Ibrido è meglio
L’edizione 2018 fu quella del premio a Carraro Agritalia, per il Carraro Ibrido, che ci fu spiegato da Paolo Patroncini di 4e-Consulting.
Punto comune ai due progetti potrebbe essere la provenienza del motore endotermico. Motore che supponiamo possa essere Deutz anche per il Rex4 Electra, come lo è sicuramente per il Carraro Ibrido.
Quello che vi apprestate a leggere è quanto di certo è trapelato da Fabbrico.
“Landini REX4 Electra – Evolving Hybrid, si presenta quindi con:
- Innovativa trazione anteriore elettrica a ruote indipendenti
- Recupero dell’energia frenante (Brake Energy Recovery)
- Cabina dotata di sospensione semi attiva a controllo elettronico
- Cambio robotizzato per la selezione della velocità tramite joystick.
Di questo progetto originale Argo Tractors ha elaborato sia la parte meccanica, sia le componenti elettriche. REX4 Electra è equipaggiato con un motore diesel da 80,9 chilowatt, cambio Reverse Power Shuttle e 3 velocità Power Shift (HML).
Trazione anteriore elettrica su assale sospeso
Tra le novità più importanti la trazione anteriore completamente elettrica su assale sospeso, con due motori elettrici indipendenti e relativi sensori, controlli elettronici, generatore e batteria dedicata al recupero energetico nelle fasi di frenata e decelerazione.
L’intero sistema è gestito dal Pms (Power management system). Questo supervisiona il funzionamento di tutti i dispositivi, inclusa la batteria. Inoltre, tramite i rispettivi inverter, gestisce motore e generatore.
Questo approccio moderno ha permesso di dar vita ad un trattore ibrido dove il motore diesel, tramite generatore e batteria, alimenta i motori elettrici anteriori, dialogando in continuo con i riduttori posteriori a matrice meccanica tradizionale, creando di fatto un ibrido in Parallelo e rendendo il sistema indipendente dal rapporto meccanico tra ruote posteriori ed anteriori del trattore.
La combinazione delle migliorie tecnologiche garantisce un risparmio di carburante del 10%, un miglioramento dell’angolo di sterzata del 15% e una maggiore stabilità nel trasporto, integrandosi completamente con l’attuale sistema di sterzo elettrico.
Comfort in cabina
Per incrementare il comfort è stata poi inclusa una nuova sospensione a controllo elettronico della cabina. Questo, grazie ad un sistema semi-attivo simile a quello già disponibile sulle famiglie prodotto di gamma alta. Sospesa su quattro punti, la cabina è dotata di due sospensioni anteriori passive. Sul posteriore prevede due ammortizzatori idraulici con riduzione delle vibrazioni (anti-damping) governati da un segnale elettrico.
Un’unità di controllo, che rileva movimento del trattore e asperità del terreno, regola lo smorzamento in tempo reale ed in continuo. Anche in questo caso si può parlare di un sistema ibrido, un giusto compromesso tra un comportamento ‘soft’ per assorbire le vibrazioni e ‘rigido’ per impedire che la cabina colpisca i limitatori di corsa. Il miglioramento del comfort è quindi ben percepibile sia in campo, sia nel trasporto su strada, con una riduzione del 15% delle vibrazioni alle quali è sottoposto il conducente.
Lato trasmissione, viene infine segnalato il cambio robotizzato che aziona tramite attuatori le aste del cambio di velocità. Un joystick multifunzione in cabina sostituisce la tradizionale leva delle velocità. La centralina elettronica (Ecu) riceve il cambio di velocità dal joystick e viene informata dello stato del veicolo tramite sensori; quando si verificano le condizioni per il cambio di velocità, la Ecu comanda gli attuatori che muovono il comando del cambio verso la posizione desiderata. I vantaggi sono evidenti: completa automazione del cambio di velocità, rimozione di una leva meccanica in cabina (drive by wire) e conseguente abbattimento di rumori e inquinanti.”