Liebherr e John Deere
Liebherr e John Deere. Dal cilindro di Bulle è uscito il nome di Liebherr nell’attualità del panorama motoristico. E non finisce qui: all’alba del nuovo corso normativo, l’omologazione impressa sui certificati delle trincee in verde è Stage V, che non investirà direttamente le potenze over 560 kW. Liebherr e John Deere. Serie 9000 a forza quattro […]
Liebherr e John Deere. Dal cilindro di Bulle è uscito il nome di Liebherr nell’attualità del panorama motoristico. E non finisce qui: all’alba del nuovo corso normativo, l’omologazione impressa sui certificati delle trincee in verde è Stage V, che non investirà direttamente le potenze over 560 kW.
Liebherr e John Deere. Serie 9000 a forza quattro
Le trincee della serie 9000 saranno disponibili a partire dalla primavera del 2019. Quattro i modelli, in ordine progressivo di potenza (9600, 9700, 9800 e 9900). La versione d’attacco rimane captive, con il top di John Deere Power Systems, il 13,5 litri da 460 chilowatt. Gli altri tre adottano le tarature da 566, 640 e 713 chilowatt del D9512. Rispetto alla nuova piattaforma concepita con Deutz, il 24,2 litri ripropone la canna da due litri (AxC 128×157) all’origine dello storico accordo con un’altra celebre firma tedesca, Man. Canna da due litri che ad Augsburg (Baviera, vicino a Monaco) hanno recentemente pensionato, prima dalla strada e poi dai container della cogenerazione. Al vertice della gerarchia del D9512 siede la taratura da 750 chilowatt a 1.900 giri, per un momento di 4.675 Newtonmetro. Il monoblocco in bianco, di produzione svizzera (per la precisione nel quartier generale motoristico di Bulle), ha scalzato dalle macchine da raccolta del cervo i Qsk di Cummins, ponendo fine a un sodalizio di lunga data. Le ragioni di questa scelta sono da individuare anche nella strategia delle emissioni allo scarico, fondata sul solo elemento di catalizzazione dell’urea tecnica, senza nemmeno il supporto di un doc. Le trince, del resto, concentrano il picco di lavoro in una porzione di estate e non possono tollerare noie da rigenerazione, segnali di contropressione o usure compromettenti dei cilindri. Dopo la Krone BiG X880, l’accordo tra Liebherr e John Deere arricchisce la rosa delle trincee di un nome la cui eco si avverte in tutto il mondo.
Serie 9000. Per capirne di più
Le nuove trince Serie 9000 si distinguono per un evoluto design caratterizzato da elementi di assoluta novità tra cui, ad esempio, le carene ridisegnate e i doppi scarichi. Sotto l’evoluta livrea, i motori Liebherr, coniugate ad altri sviluppi volti al miglioramento dell’efficienza come la velocità dei componenti ottimizzata a bassi regimi motore, costituiscono la base del concetto HarvestMotion di John Deere, volto ad aumentare in modo significativo il rendimento ed ottimizzare i consumi di carburante.
Il canale di alimentazione da 850 millimetri è stato sviluppato per supportare la straordinaria fame di queste macchine, garantire la migliore qualità del foraggio e dell’efficienza di taglio. Coerentemente alla maggiore potenza delle motorizzazioni, le nuove trince sono dotate di una trasmissione rinforzata e di un telaio migliorato. L’affidabile rotore DuraDrum da 670 millimetri di diametro è in grado di gestire importanti flussi di prodotto indipendentemente dalla lunghezza di taglio impostata.
AMS, NIR e altro
Serie 9000 possono essere equipaggiate con tutti i sistemi per l’agricoltura di precisione AMS di John Deere. In primis si segnala il nuovo sensore NIR HarvestLab 3000 che consente di visualizzare e documentare in tempo reale la resa delle colture, l’umidità e il contenuto di altri costituenti come proteine, amido, fibre ecc. in valore totale o in comode mappe specifiche per ciascun campo.
Tra gli altri sistemi troviamo l’HarvestLab 3000 integrato alla regolazione automatica della lunghezza di taglio AutoLOC e dosaggio degli additivi in base al contenuto di sostanza secca, guida automatica AutoTrac, guida con RowSense che consente alla trincia di seguire automaticamente le file di mais, riempimento automatico dei rimorchi AFC e infine il portale web MyJohnDeere Operations Center per la gestione attiva della flotta e la visualizzazione dei dati macchina e raccolta.