“Green Performance”: è questo il motto di Linde Material Handling che promuove lo sviluppo di tecnologie efficienti ed ecocompatibili in grado di ridurre le emissioni di CO2, garantire il risparmio energetico e abbattere i costi operativi, mantenendo tuttavia prestazioni elevate. L’offerta Green messa in campo da Linde MH spazia infatti dai modelli di carrelli ad alte prestazioni con batterie agli ioni di litio alla prima pila autocombustibile, fino alle soluzioni per la ricarica e riciclaggio delle batterie, passando per i carburanti con olio vegetale idrotrattato (Hvo) e i servizi di consulenza supportati da software. 

La ricerca di soluzioni energetiche ecosostenibili ed efficienti pone i nostri clienti di fronte a sfide importanti”, racconta Leonardo Lanza, Product Specialist di Linde Material Handling Italia. “Già oggi i carrelli elevatori e le attrezzature di magazzino possono contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra, garantendo al contempo prestazioni elevate ed un contenimento dei costiCon il programma Green Performance, vogliamo offrire ancora più alternative ai nostri clienti, aiutandoli ad individuare la soluzione green più adatta a loro: ad esempio, ai clienti che preferiscono i carrelli diesel, è possibile offrire la possibilità di utilizzare l’olio vegetale idrogenato che riduce fino al 90% le emissioni di CO2 dei mezzi”.

Linde: soluzioni sostenibili

Recentemente Linde MH ha compiuto un ulteriore importante passo nel suo percorso verso la ecocompatibilità: ha esteso, infatti, la famiglia di modelli di carrelli elevatori elettrici Linde X che hanno la capacità di equivalere gli omologhi con motore a combustione in termini di prestazioni e affidabilità. Privi di emissioni, ergonomici, silenziosi e facili da manutenere, questi carrelli con batterie agli ioni di litio sono l’alternativa perfetta ai carrelli elevatori alimentati a diesel o Gpl e possono essere impiegati anche all’esterno e in terreni accidentati, terreni operativi fino ad ora difficili per carrelli alimentati a batteria.

Anche l’idrogeno sta acquistando una maggiore importanza come fonte di energia sostenibile. I carrelli elevatori alimentati a idrogeno si caratterizzano infatti per l’assenza di emissioni, per i tempi di rifornimento brevi e per l’utilizzo su più turni sia all’interno che all’esterno. In questo ambito, alla fiera LogiMat di Stoccarda Linde MH ha presentato il suo primo sistema di celle a combustibile autoprodotto.

Grazie a Linde HyPower”, spiega ancora Lanza, “abbiamo sviluppato un rivoluzionario sistema di pile a combustibile robusto, potente e facile da usare. Siamo così in grado di offrire una soluzione completa one stop shop per il segmento delle attrezzature da magazzino, vale a dire uno sportello unico comprendente veicoli, sistemi di pile a combustibile e assistenza”. Le celle a combustibile trasformano l’idrogeno in corrente elettrica: se la cella viene rifornita con idrogeno verde, prodotto tramite energia eolica e idrica, l’intera catena della creazione di valore – dalla produzione al consumo – ha così un bilancio di CO2totalmente neutro. Una volta lanciate sul mercato, queste pile con 24 volt di tensione e 1,8 kW di potenza saranno utilizzate per commissionatori e trattori da traino e in futuro anche per transpallet e stoccatori.

Il carrello elevatore Linde H-35

Ma il concetto di “Green Performance” non si limita solo ai prodotti: anche le soluzioni software e i servizi di consulenza proposte da Linde MH sono sempre più ecocompatibili. Ad esempio, il sistema intelligente di gestione della carica della batteria connect:charger ottimizza il consumo energetico e aiuta i clienti a evitare i picchi di domanda di energia e a regolare la strategia di carica del mezzo in base alle esigenze.

Infine, il sistema Energy Manager di Linde rende possibile l’integrazione a livello aziendale di tutti gli aspetti rilevanti per la gestione dell’energia dei mezzi: “Determinare il consumo di energia in anticipo e pianificare gli acquisti di energia”, conclude Lanza, “aiuta a ridurre sia le emissioni di CO2 che i costi energetici. Una sfida cruciale che può trovare nel settore della logistica un campo d’applicazione all’avanguardia”.

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