Liqui Moly ha chiuso il 2017 a quota 532 milioni. La crescita rispetto ai 489 milioni del 2016 è del 8,8 per cento, l’utile al netto delle imposte pari a 52 milioni. Un utile operativo che premia una storia imprenditoriale in controtendenza rispetto alla retorica

Liqui Moly: un successo firmato da 835

835, come le risorse in forza a Liqui Moly. Ognuno di loro ha ricevuto 11mila euro lordi, derivati dalla cessione dell’azienda al gruppo Würth. Una successione, ratificata il dicembre scorso, che si pone nel segno della continuità. Da quasi 20 anni il gruppo Würth è socio accomodante di Liqui Moly. Stessa lingua, il tedesco, e stessa impostazione manageriale, quella del capitalismo familiare che da quelle parti ha segnato tanta parte dell’epopea industriale post-bellica. L’eponimo della famiglia fondatrice è impresso nelle ragioni sociali di Claas e di Fendt, di Liebherr e Wirtgen, per non scomodare Bosch e Daimler. Etica familiare e dimensioni divergenti: il gruppo Würth recluta oltre 70.000 e fattura 12,5 miliardi di euro.

 

 

Dice Ernst Prost

All’atto della cessione, Ernst Prost, il Ceo, ha rilasciato dichiarazioni tranquillizzanti: «Chi mi conosce, sa che i collaboratori sono al primo posto. Sarebbe anche assurdo cambiare qualcosa al percorso positivo di questi ultimi anni. Tutto continua esattamente come prima, solo sotto un tetto più grande che offre più riparo».

Chi è Liqui Moly

Nata nel 1957, Liqui Moly gestisce circa 4.000 articoli a listino, focalizzati su oli motore e additivi, grassi e paste, spray e prodotti per la cura dell’auto, incollanti e sigillanti, integralmente concepiti e sviluppati in Germania. Se pensate che sia inesorabilmente vincolata alle logiche della Old economy, vi sbagliate. Se non ci credete, leggete qui:

ADDITIVO A USO E CONSUMO DEGLI IBRIDI 

 

Anche in mare

Non pensate che i tedeschi si facciano vivi solo quando si gira la chiave di un’automobile. Al Boot Show di Düsseldorf è stato presentato agli addetti ai lavori il Marine High Performance Gear Oil 85W-90, particolarmente indicato per i fuoribordo Mercury fino a 75 cavalli, 55 chilowatt, come per gli Z-drive di MerCruiser.

 

 

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati