La storia dello stabilimento che attualmente produce i sollevatori Bobcat in Francia risale ai primi anni del XX secolo, quando Joseph Sambron trasforma la sua fabbrica di banchi di scuola in un punto vendita di biciclette e macchine agricole. Nel 1920 lo stabilimento conta centinaia di dipendenti e produce mulini e presse per sidro. Quando Joseph va in pensione, suo figlio Maurice prende le redini e si lancia nella produzione di mini-dumper, vendendo oltre 50.000 unità e preparando la strada per la costruzione dell’attuale stabilimento di Pontchâteau nel 1963. La nuova fabbrica si specializza nella produzione di carrelli elevatori e dumper fuoristrada.

Oggi, lo stabilimento è noto per la produzione di telescopici, avviata nei primi anni ’80 con il marchio Sambron e quindi acquisita dal gruppo Fayat. Sotto la nuova gestione Sambron diventa Fdi Sambron e inizia a produrre una linea di sollevatori telescopici idrostatici. Nel 2000, Fdi Sambron è acquisita dal gruppo americano Ingersoll-Rand, proprietaria anche del marchio Bobcat. Fdi Sambron diventa quindi Bobcat France. Nel 2007 Bobcat viene acquisita dal gruppo sudcoreano Doosan e continua a operare come parte dell’azienda Doosan Bobcat Emea.

30.000 telescopici Bobcat fabbricati in Francia

Nel 2023, lo stabilimento francese ha raggiunto un traguardo impressionante, producendo la 111.000a macchina. Di tutte le macchine prodotte, circa 30.000 sono sollevatori telescopici che sfoggiano il logo distintivo e i colori bianco e arancione tipici del marchio Bobcat.

La nostra attuale linea di telescopici include 14 modelli su cinque piattaforme, destinati ai mercati dell’agricoltura, dell’edilizia e del noleggio. La gestione di questo nutrito portfolio è possibile solo grazie al nostro team di ingegneri esperti che gestisce tutte le attività di sviluppo dei telescopici in Europa e a livello globale. La maggior parte della nostra produzione, oltre l’80%, è destinata all’esportazione”, dichiara Philippe Marescot, direttore dello stabilimento di Pontchâteau di Doosan Bobcat Emea.

L’occupazione, così come la produzione, ha registrato una crescita significativa: negli ultimi 10 anni la forza lavoro è più che raddoppiata, raggiungendo i 420 dipendenti. Danielle Cornet, sindaco di Pontchâteau, riconosce l’importanza dello stabilimento come principale datore di lavoro nella regione: oltre il 50% dei dipendenti risiede in un raggio di 20 km e lo stabilimento offre diverse opportunità di lavoro che vanno dalla produzione alle posizioni dirigenziali, dall’amministrazione alla ricerca e sviluppo.

Negli ultimi dieci anni sono stati fatti investimenti significativi, per un ammontare di circa 30 milioni di euro, nelle risorse umane, nella ricerca e sviluppo e nel rinnovo dell’impianto. Questi investimenti strutturali hanno rafforzato la capacità del nostro stabilimento di Pontchâteau di soddisfare la domanda del mercato e mantenere un percorso di crescita in linea con le esigenze del mercato”, conclude ottimisticamente Philippe Marescot.

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