Motori Man per il più blasonato produttore di yacht d’Australia. Riviera, fedele a Volvo Penta laddove le applicazioni consentono di adottare l’Ips, ha affidato al Leone la sala macchina dei nuovi modelli da 68 e 72 piedi dello Sports Motor Yacht. A salire in cattedra sono i motori V12 diesel realizzati da Man Engines, con libertà di scelta tra il 1550, il 1800 e il 1900.

Il debutto tra Sydney e Cannes

L’accoppiata di modelli in uscita dal cantiere australiano sono caratterizzata dalla lunghezza di 21 e 22 metri. Si tratta di yacht di lusso realizzati dopo due anni di ricerca e progettazione. Il modello 68 (il “minore” da 21 metri) è stato presentato in occasione dell’International Boat Show di Sydney in agosto. Lo Yachting Festival di Cannes vedrà il suo debutto al cospetto del pubblico del vecchio continente. Nei prossimi dodici mesi sono previste ulteriori produzioni nel cantiere navale di Coomera, nel Queensland australiano.

Riviera, Man, Volvo Penta… il triangolo no!

Tornando ai nuovi Sports Motor Yacht, a disposizione della clientela vi saranno tre diverse tarature del V12 di Man, a salire dai 1.550 cavalli ai 1.900. Il V12 1550 è in grado di dispiegare una coppia di 5.180 Newtonmetro tra 1.200 e 2.100 giri, con un consumo dichiarato dall’azienda, alla massima potenza, di 299 litri all’ora. Prestazione ancor più incisive, laddove ce ne fosse il bisogno, per i due fratelloni: il V12 1650 vanta un momento torcente di 5.510 Nm. 6.220 Nm è invece la coppia del top di gamma da 1.900 cavalli, dal consumo di 373 litri all’ora (323 nel caso del 1650). Ecco che la novità di Riviera, da due anni l’azienda del settore nautico australiano premiata dal maggior fatturato in esportazioni (il 55 per cento della produzione prende la via dell’estero), vanno a costruire un nuovo tassello del rapporto tra il cantiere e Man. Tuttavia, a voler dare a Cesare quel che è di Cesare, va ricordato quanto accennato all’inizio: Riviera, storicamente, è una realtà fedele a Volvo Penta in quelle applicazioni che si prestano all’utilizzo dell’Ips (notoriamente il piede poppiero ha dei limiti di assorbimento di coppia rispetto alla linea d’asse).

 

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