Man ES: soluzioni di retrofit a metanolo per motori marini a velocità media

Man Energy Solutions ha annunciato che inizierà a sviluppare soluzioni di retrofit per motori marini a media velocità come parte di un’associazione di ricerca che comprende Wtz Roßlau e TU-Darmstadt. Il progetto di ricerca triennale, “CliNeR-Eco”, è finanziato dal Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’azione per il clima (Bmwk) e i lavori iniziali sono già iniziati all’inizio del 2023.

CliNeR-ECo mira a sviluppare concept per diversi motori marini a media velocità che consentiranno il retrofit di intere flotte navali a costi economici e tecnici ragionevoli. Il progetto si sta concentrando sul carburante climaticamente neutro, il metanolo, che viene prodotto dall’idrogeno verde con l’intenzione che i risultati dovrebbero generare rapidamente altri progetti di sviluppo per la produzione in serie. A questo proposito, Man Energy Solutions sta attualmente pianificando un primo progetto di retrofit basato su un motore Man 48/60; il primo retrofit di un motore di prova completamente funzionante dovrebbe raggiungere il banco di prova nel 2024.

Con queste tecnologie di retrofit marittimo, agli armatori verranno offerte soluzioni che consentiranno alle loro flotte esistenti di rispettare i futuri obiettivi di emissione di gas serra. Questi saranno introdotti dall’Organizzazione marittima internazionale (Imo) e dall’UE in fasi sempre più rigorose a partire dal 2025 al fine di realizzare in ultima analisi un trasporto marittimo a impatto climatico zero.

Alexander Knafl, Head of R&D Four-Stroke Engines presso Man Energy Solutions ad Augsburg, ha dichiarato: “Man Energy Solutions sta portando avanti questo progetto in stretta linea con la propria strategia per lo sviluppo di tecnologie sostenibili e accoglie con favore l’opportunità di lavorare con partner di ricerca esterni. Per noi, il percorso verso la decarbonizzazione dell’economia marittima inizia con il passaggio a combustibili climaticamente neutri. In questo contesto, il metanolo è un ottimo candidato in quanto è climaticamente neutro se prodotto da idrogeno verde”.

Christian Kunkel, Head of Combustion Development, R&D Four-Stroke Engines presso Man Energy Solutions, ha aggiunto: “L’elettrificazione dell’industria marittima è possibile solo in segmenti di nicchia, ma non nelle cosiddette ‘trasdizioni a lunga distanza’. Le fonti energetiche come il metanolo e l’ammoniaca a emissioni zero svolgeranno quindi un ruolo di primo piano nel settore marittimo in futuro. Il metanolo è un combustibile ideale per convertire i motori delle navi esistenti e i serbatoi di metanolo possono solitamente essere integrati nei progetti delle navi esistenti senza troppi problemi, mentre i costi di conversione dei motori possono essere mantenuti entro limiti ragionevoli. Pertanto, con la produzione di metanolo climaticamente neutra, l’effetto climatico dell’industria marittima può essere migliorato molto rapidamente eliminando la necessità di nuove costruzioni. Questo è un punto cruciale poiché in alcuni casi la durata della vita delle navi può durare diversi decenni e le nuove costruzioni richiedono molte risorse”.

Christian Reiser, Ceo di Wtz Roßlau, ha dichiarato: “Insieme ai nostri partner, siamo lieti di lanciare questo ambizioso progetto per la riduzione di CO₂ nelle spedizioni. Lo sviluppo di un processo di combustione del metanolo compatibile con il retrofit ci presenta sfide entusiasmanti, che risolveremo insieme in questa forte alleanza”.

Christian Hasse, capo del dipartimento di simulazione dei sistemi termofluidi reattivi presso la TU-Darmstadt, ha commentato: “I carburanti carbon neutral e carbon-free svolgono un ruolo di primo piano nella nostra attuale ricerca con il metanolo come carburante per il retrofit dei motori marini che svolge un ruolo speciale. L’indagine sulle miscele è, scientificamente, molto entusiasmante e direttamente correlata alla soluzione tecnica che alla fine svilupperemo. In definitiva, otterremo nuove informazioni sulla dinamica del flusso, dell’iniezione e della loro interazione con le pareti della camera di combustione combinando simulazioni ad alta risoluzione e tecniche di misurazione ottica. Questo trasferimento della ricerca di base all’applicazione pratica è un punto di forza della ricerca ingegneristica”.