MEE 2018. Nonostante qualcuno abbia lamentato un calo sensibile durante l’ultimo dei tre giorni della manifestazione e il piazzale esterno fosse meno affollato del solito, non si può dire che la manifestazione non si sia confermata il crocevia della powergen.

IL RESOCONTO DELLA PRIMA GIORNATA

MEE Dubai 2018. Perkins rilancia

Sul tavolo verde del Mee 2018 l’86enne Perkins ha puntato forte sul downsizing delle taglie dei gruppi. In questa operazione è stata soccorsa dall’implementazione delle potenze, accompagnate all’ottimizzazione della combustione e al lavoro effettuato sul raffreddamento, che hanno coinvolto tre livelli di potenza: il 250 kVA, attualmente erogato dal 7 litri in luogo del 9,3 (riduzione del peso pari al 28 per cento); il 350 kVA, che vede sugli scudi proprio il 9,3 di origine Cat, che perde un quinto del peso rispetto al 13 litri; infine il 18 litri da 750 kVA, che sostituisce il 23 litri risparmiando il 48 per cento della ‘zavorra’.

Fpt, Baudouin e Cummins

Di Fpt Industrial abbiamo detto, a proposito dell’S8000 G-Drive e dell’Ats, il pacchetto post-trattamento che promuove il Nef da 6,7 litri (o chi per lui, in casa Fpt) in Stage V. Di Baudouin abbiamo tessuto le lodi, dal momento che il progetto di traslazione anche in formato powergen della famiglia concepita con Weichai pare raccogliere interesse.

E TUTTO COMINCIA QUI, DALLO STABILIMENTO FPT DI PREGNANA MILANESE

E Cummins? Tre le frecce più acuminate nell’arco di Columbus. Il C450D5 eroga da 400 a 450 kVa e si inserisce nella famiglia QSG12. Il C1540 N5CC soddisfa i parametri di efficienza elettrica nella misura del 43,8 per cento, con il QSK60 a gas in cabina di regia; 6LTAA9.5-G1 G-Drive Coolpac è cool di nome e di fatto, con la livrea nera e il 9,5 litri capace di 350 kVA. Per il monitoraggio e il coordinamento delle funzioni elettroniche  al Mee 2018 Cummins propone il Digital Master Control 8000.

Anche di Baudouin abbiamo parlato in occasione dell’inaugurazione del Mee 2018. Quest’anno i francesi diventano centenari e l’eco che la piattaforma a quattro mani con Weichai sta producendo nella power generation è la miglior torta di compleanno.

 

MEE 2018. Il resto d’Occidente

Man ha celebrato l’esordio con un partner locale. In vetrina il D2862 Le221/231, accoppiato a un alternatore Leroy Somer. Mtu si è mostrata in tono minore, con il modellino del 16V4000 sotto la teca. Deutz, penalizzata dall’affiliazione al padiglione tedesco, ha invece puntato sulle applicazioni Tlc e sull’ibrido, con batterie e pannelli solari. Nelle intenzioni di Colonia c’è il potenziamento di un asset finora marginale, quello di MagiDeutz, la controllata del Marocco, che confeziona genset, principalmente per il bacino nordafricano.

Anche John Deere non ha lesinato colpi, affidandosi al terzetto d’attacco, nelle cubature che meglio rispondono alle esigenze della generazione, soprattutto nei mercati di riferimento del Mee: Africa, Medio Oriente, Russia e, perché no, pure in Cina. I tre moschettieri rispondono alle generalità del 2,9, del 4,5 e del 6,8 litri.

Come nel caso di Baudouin anche per Steyr i capitali sono cinesi e la voglia di differenziare è tanta, in entrambi i casi dal marino allo stazionario. Senza novità di prodotto Scania e Volvo, che affilano le armi dei 16 litri, chiamati ad arginare l’offensiva di Fpt e del Cursor 16.

Facce note a casa Kohler – Sdmo, tra cui la famiglia Kdi di Kohler e i D96 e D98 di Liebherr, Diesel of the year 2017, esclusiva di Kps-Sdmo per la generazione di potenza. Se invece vogliamo guardare a casa nostra, Pramac si presenta in grande spolvero con Generac, proiettata al gas e all’ibrido.

 

E l’Oriente?

Vi rimandiamo a una lettura più approfondita su DIESEL. Un profluvio di motoristi cinesi, il gruppo Weichai presente con l’estensione europea, Baudouin, Yuchai e Raywin, Lovol e tanti altri. Doosan è sbarcata dalla Corea con l’intera famiglia in corso di potenziamento, sia in termini di segmentazione che di curve di potenza. Dal Giappone Kubota ha portato il 2,2 e l’1,1 litri, in compagnia di un gruppo e di una torre faro. Yanmar ha puntato su Tnv e sul top di gamma dei mono LN. Dal subcontinente indiano Mahindra Powerol ha inaugurato un generatore da 250 kVA alla presenza del Presidente, Hemant Sikka, mentre Kirloskar si è ufficialmente presentata alle porte dell’Emea, dove pare abbia intenzione di entrare sia tra gli stazionari che tra le applicazioni mobili.

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