Il mercato dell’idrogeno sta catturando sempre più attenzione

Durante l’evento dedicato al mercato dell’idrogeno e alle celle a combustibile tenutosi al Politecnico di Milano, esperti del settore hanno condiviso le loro opinioni sulla situazione attuale e sul futuro dell’idrogeno in Italia e in Europa. L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Politecnico di Milano, l’Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile (H2IT), Enea e Atena.

Il percorso avviato dall’Italia verso un sistema a emissioni zero è in linea con le direttive dell’Unione Europea. La riduzione dell’inquinamento atmosferico è, infatti, una delle priorità per il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa: «Si tratta di sfide che l’Italia non può affrontare da sola, ma deve saper porre e negoziare in primo luogo in ambito di Unione Europea».

Questo, infatti, è un percorso che l’Europa ha già intrapreso. Anche attraverso la firma dell’Hydrogen Initiative, il documento di indirizzo politico per lo sviluppo dell’idrogeno sostenibile, sottoscritto lo scorso 18 settembre a Linz dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa.

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Politecnico di Milano mercato dell'idrogeno

Alberto Dossi, presidente di H2IT, ha dichiarato: «Quest’anno abbiamo raggiunto un risultato molto importante. Con la definizione e sottoscrizione degli obiettivi dell’Hydrogen Initiative, l’Italia ha compiuto un primo passo verso il conseguimento degli obiettivi del Piano Europeo Clima&Energia, al fianco degli altri Paesi europei. L’idrogeno svolgerà un ruolo strategico nel processo di decarbonizzazione di molteplici settori. Ad esempio, quello industriale e della mobilità, e nello sviluppo del sistema energetico e della sicurezza energetica, grazie all’integrazione con le fonti rinnovabili non programmabili come stoccaggio di energia. È un vettore energetico flessibile e abilitante, in grado di collegare in maniera integrata ed efficace le reti energetiche dell’elettricità e del gas naturale».

Paesi e legislatori si stanno dando da fare

Il mercato dell’idrogeno ha una rilevanza sempre maggiore in Europa, Usa, Giappone e Cina. Da fine 2016 è entrato a far parte anche del contesto energetico italiano attraverso il d. lgs. 257/2016, che ha recepito la Direttiva Europea 2014/94/UE, detta DAFI. La normativa è stata emanata al fine di ridurre la dipendenza dal petrolio e di attenuare l’impatto ambientale del settore dei trasporti. Ha stabilito i requisiti minimi per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, inclusi i punti di rifornimento.

La produzione e l’accumulo di idrogeno da elettrolisi dell’acqua rappresentano una valida opzione per aumentare la flessibilità del sistema energetico. Consentono l’integrazione di elevate quote di fonti rinnovabili non programmabili. La mobilità elettrica a idrogeno e celle a combustibile darà un contributo notevole soprattutto in termini di riduzione delle emissioni inquinanti.

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