Meritor investe in Transpower: si prepara il terreno per l'”esportazione” della propria piattaforma di assali elettrici ai veicoli a trazione alternativa progettati dall’azienda californiana. Transpower, con base in California, si occupa infatti della realizzazione di motori elettrici destinati all’automotive pesante, dai camion agli scuolabus ad applicazioni speciali e trattrici portuali.

Transpower pensa solo all’elettrico

Negli ultimi sette anni, le attenzioni di Transpower si sono focalizzate sullo sviluppo di sistemi di trazione elettrici. «L’ampia conoscenza e l’esperienza di prima mano di Transpower in ambito di tecnologia per veicoli elettrici e integrazione di sistemi ci dà un significativo vantaggio nello sviluppo di sistemi di propulsione elettrica per questo mercato in grande sviluppo» ha affermato Jay Craig, Ceo e presidente di Meritor. «L’investimento rinforza il nostro impegno nella fornitura di soluzioni ad alta efficienza per veicoli elettrici medi e pesanti». Lo scopo di Meritor (che oltre ai ponti produce freni a tamburo e freni a disco) è presto detto: investendo in Transpower (i termini dell’accordo non sono stati divulgati), prevede di accelerare il processo di introduzione del suo ponte elettrico in veicoli con varie configurazioni di trazione, dal full electric all’ibrido. Il sistema messo a punto da Meritor è progettato per consegne cittadine, autobus e applicazioni off-road.

L’impegno di Meritor

Da parte propria, i sistemi di propulsione elettrica sviluppati da Transpower si sono lasciati dietro le spalle finora circa 110mila miglia, secondo quanto affermato da Michael Simon, presidente e ceo dell’azienda, che si occupa anche di “retrofittare” le proprie applicazioni elettriche su progetti già esistenti. «L’investimento di Meritor in Transpower può rendere possibile la realizzazione su larga scala di componenti e sistemi per veicoli elettrici» ha proseguito Simon. Di Meritor si è parlato recentemente, in occasione dell’inaugurazione del banco prova in quel di Cameri, provincia di Novara, quartier generale di Meritor per l’Europa. La strada verso l’elettrico è aperta: alla Meritor si sono affidati a una proiezione che fissa l’asticella dell’elettrico al 10 per cento del parco veicoli nel 2025. Il Toro potrebbe intercettare in prima istanza le richieste di ponti elettrici da parte di bus urbani, veicoli da distribuzione e terminal tractor. E quali configurazioni potrebbe assumere la presenza di Meritor nella driveline elettrica? Sostanzialmente tre. La prima prospetta un motore elettrico che comanda il ponte convenzionale; la seconda integra l’elettrico sul differenziale; terzo caso quello dell’elettrificazione delle ruote.

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