Negli ultimi 5-8 anni il riscaldamento globale è diventato sempre più evidente. Si tratta di un problema allarmante che sta attirando l’attenzione dei governi nazionali e delle organizzazioni internazionali. La Nasa ha pubblicato le ultime misurazioni relative alla variazione di concentrazione del diossido di carbonio (414 parti per milione) e un grafico intitolato “Misurazione diretta: dal 2005 a oggi”. Questo grafico mostra che il clima sul pianeta sta peggiorando e questa tendenza non piacerà a nessuno. Inoltre, l’editoriale dell’International Journal of Environmental Research intitolato “Il futuro del motore a combustione interna” ha definito chiaramente il problema: la CO2 prodotta da un motore è direttamente proporzionale al combustibile fossile consumato.

Dall’altro lato, una ricerca della British Petroleum ha anche mostrato che la percentuale totale di combustibili fossili come il petrolio e il gas occupa fino al 60% di tutte le risorse primarie e il carbone il 20%. Così, la popolazione mondiale si trova a fronteggiare un problema che non può essere risolto soltanto con il livello di perfezione oggi raggiunto dai motori a combustione interna.

Quindi, c’è una richiesta vitale: quella di trovare un nuovo approccio nella riduzione del consumo di carburante e, successivamente, degli inquinanti, comprese le emissioni di ossido di carbonio, e allo stesso tempo di assicurare un’alta qualità della vita.

Pro e contro dei due tempi

La ricerca ha mostrato che la strada principale per ridurre le emissioni è adottare “modalità di combustione avanzate e sistemi di post-trattamento innovativi, che includono l’uso estensivo di catalizzatori e di filtri antiparticolato ad alta efficienza per benzina e diesel nel sistema di post-trattamento”. 

Comunque, credo che un altro percorso e uno sguardo critico ai tradizionali motori a combustione interna meritino al nostra attenzione. Per determinare i vantaggi e gli svantaggi dei motori attuali, dobbiamo considerare i due tempi e i quattro tempi.

I motori a due tempi presentano due importanti vantaggi rispetto ai quattro tempi: producono circa il doppio della potenza e sono più semplici perché non hanno il meccanismo di distribuzione del gas. Per quanto riguarda gli svantaggi, consumano molto più olio e carburante perché una nuova quantità di miscela combustibile (un mix di carburante, olio e aria) finisce parzialmente nell’ambiente tramite lo scarico.

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