MTU e l’India. Alla Difesa con Goa Shipyard
MTU India, un binomio sempre più ‘sulla cresta dell’onda’ grazie a Goa Shipyard. Rolls-Royce e Goa Shipyard Limited (GSL), cantiere indiano specializzato in applicazioni per la marina militare, hanno siglato un accordo. Direttamente controllato dal Ministero della Difesa di Nuova Delhi, il cantiere si è aggiudicato la licenza per assemblare la serie 8000. La produzione avverrà in uno […]
MTU India, un binomio sempre più ‘sulla cresta dell’onda’ grazie a Goa Shipyard. Rolls-Royce e Goa Shipyard Limited (GSL), cantiere indiano specializzato in applicazioni per la marina militare, hanno siglato un accordo. Direttamente controllato dal Ministero della Difesa di Nuova Delhi, il cantiere si è aggiudicato la licenza per assemblare la serie 8000. La produzione avverrà in uno stabilimento costruito ad hoc in quel di Goa. Nella ex colonia portoghese vedranno la luce i 16 e i 20 cilindri della serie 8000, concepite da Mtu espressamente per gli scafi commerciali e militari.
A PROPOSITO DI MTU INDIA, FORCE MOTORS VI DICE NULLA?
MTU India. Le misure della serie 8000
Corsa e alesaggio di questo gigante buono fanno 265 e 315 millimetri, per una potenza che copre da 7 a 10 MW. Mtu India significa anche che questi motori vantano oltre un milione di ore di funzionamento. Presentato all’Euronaval di Parigi alla fine di ottobre del 2016, il 16 cilindri della serie 8000 si trova a suo agio anche nelle sale macchina di traghetti e mega-yacht. Sono 278 i litri del monoblocco, che si affida alle competenze automotive di memoria Mercedes: common rail e controllo elettronico, con quattro soffianti per la sovralimentazione, consentono un consumo specifico inferiore a 200 g/kWh. Per quanto riguarda le emissioni, la serie 8000 è certificata Naval Vessel Rules (NVR), rilasciata dall’American Bureau of Shipping (ABS) nel 2014.
MTU NON È NUOVA AI RICONOSCIMENTI MARINI MADE IN USA
Dicono di loro
Commenta Shekhar Mital, Presidente e Amministratore di GSL (nella foto, sulla sinistra. A destra, Praveen Mohan, Direttore e AD di Mtu India. Lo scatto proviene dal Defenxpo di Chennai): «In linea con l’iniziativa ‘Make in India’ del Ministero della Difesa indiano, GSL aumenta i contenuti indiani a bordo delle navi. I diesel propulsivi costituiscono il cuore di una nave e sono tra le principali attrezzature di alto valore; la collaborazione contribuirà ad amplificare il contenuto locale. Offrirà inoltre un vantaggio strategico al settore della difesa indiano. Il know-how e le infrastrutture potranno essere utilizzati con profitto dalla Marina Militare e dalla Guardia Costiera indiane. Siamo da tempo alla ricerca di tecnologie per la propulsione marina e siamo grati a Rolls-Royce e Mtu per averci scelto come collaboratori. Lo stabilimento che sarà creato da GSL effettuerà anche tutte le principali revisioni di questi motori».
Mtu India. Questione di ‘indigenizzazione’…
Prosegue Mital: «Sono in atto piani per aumentare progressivamente il contributo autoctono, con una forte base produttiva in India. Sono sicuro che, con politiche governative favorevoli e la spinta verso l’indigenizzazione, questa collaborazione avrà un grande successo».