Una presentazione in casa. Il cantiere Nautica Esposito ha colto l’occasione dell’ultimo Nauticsud boat show, tenutosi in quel di Napoli, per lanciare ufficialmente il Positano Open 38. Una novità che gode, in sala macchine, della spinta propulsiva garantita da due motori Nanni T8V.370nanni T8V.370

Nautica Esposito, specialità gozzo sorrentino

L’imbarcazione firmata Nautica Esposito misura 11,5 metri e può ospitare da due a quattro persone. Il suo concepimento è stato pensato espressamente per la navigazione nel Mediterraneo. Il cantiere è guidato da Stanislao Esposito e ha la sede a Castellammare di Stabia. È diventato un punto di riferimento nella progettazione e costruzione di gozzi sorrentini da diporto e da lavoro. La Positano Open 38 si inserisce nella gamma Futura Positano, che può già contare sui modelli 38 Cabin, 38 SD, 28 Cabin, 28 Open, 28 Sport, 27. Le caratteristiche comuni? Carena planante, vetroresina e legni pregiati. Il punto forte è la vivibilità esterna. La plancia di comando, con relativa seduta a due posti, è spostata a sinistra. La posizione è rialzata, ergonomica, e promette comodità e visibilità massima sia in navigazione sia in manovra; tavolo, sedute, prendisole di prua e di poppa, larghi passaggi laterali (con corrimano in legno) assicurano movimenti senza intralci. Ma il plus è la maxi plancetta di poppa. Salendo due gradini si accede a una vera e propria terrazza affacciata sul mare.

Nanni, 370 cavalli con Toyota

Ma scendiamo in sala macchine. Qui pulsano due Nanni da 4,5 litri forti di 370 cavalli ciascuno, otto cilindri con quattro valvole ciascuno in grado di spingere la barca fino a 34 nodi e di navigare in planata a 25. Il Nanni T8V.370, a iniezione diretta common rail con controllo elettronico è la versione marinizzata di un motore Toyota. Del resto, il motorista lavora con basi Kubota, Toyota, John Deere, e può vantare un range di potenza tra i 10 e gli 800 cavalli. Il picco di coppia è di 804 Newtonmetri a 2.600 giri. Rispetta le normative EPA marine Tier 3 RCD2 2013/53/EU.

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