Nidec, un colosso industriale con un piede saldamente in italia, come dimostra l’acronimo Asi che ne completa il nome. Asi altro non significa che Ansaldo sistemi industriali, rilevata nel 2012.

Su DIESEL Novembre abbiamo affrontato la scabrosa tematica dell’ibrido, ‘vox media’, che si presta a interpretazioni applicative pressochè infinite, per quanto riguarda l’ambiente della nautica professionale.

Di seguito troverete qualche spunto, sotto forma di domande e risposte, estratte dal servizio.

Nidec e gli inverter

Quali sono i prodotti su cui punta maggiormente per lo sviluppo nel settore della propulsione navale ‘zero emission’ e ibrida?

«Innanzitutto occorre tenere presente che siamo system integrator per cui puntiamo sull’innovazione del sistema elettrico per ridurre gli ingombri dei componenti a bordo ed ottimizzare i consumi con un focus sull’utilizzo delle batterie a bordo delle navi. In queste soluzioni indubbiamente giocano un ruolo importante i nostri inverter, sia in bassa che in media tensione, che sono tra i più compatti al mondo con elevate prestazioni nei 4 quadranti. Per quanto riguarda la propulsione e la generazione a bordo, ora con l’acquisizione di Leroy Somer abbiamo anche la fortuna di avere una più ampia gamma di motori e generatori con comprovate referenze nel settore navale per cui, anche qui, la flessibilità di soluzioni disponibile ci permette di seguire l’evoluzione del mercato e affrontare anche importanti progetti di retrofitting su navi esistenti».

Nidec e i supercondensatori

Quali si sono rivelati i punti di forza e quelli deboli dei super condensatori? Che caratteristiche di impiego (capacità, cicli di vita attesi, Dod, campo di temperature di funzionamento) hanno ed è corretto parlare di Dod anche per i supercondensatori?

«I super condensatori si usurano a causa della temperatura dell’ambiente e del livello di tensione, mentre le batterie a causa del numero di cariche e scariche. I super condensatori possiedono tuttavia una tecnologia più semplice e richiedono meno manutenzione. I punti di debolezza sono il prezzo e le dimensioni maggiori rispetto alle batterie. Tuttavia i super condensatori sulle navi si ricaricano molto velocemente (una carica veloce delle batterie limita notevolmente la durata delle stesse)».

QUALCHE ESEMPIO DI IBRIDO MARINO? ECCONE UNO, L’EXPLORER…

Non solo in mare

Siete interessati ad entrare in altri settori dell’ibrido?

«Stiamo valutando le opportunità di crescita in tutti i settori di applicazione dei sistemi ibridi. La strategia di Nidec è quello di essere il numero uno in tutti i suoi mercati e siamo già leader nello stoccaggio dell’energia e nei microgrid elettrici per cui valuteremo attentamente le opportunità di crescita che ci permetteranno di fare leva sulle nostre tecnologie e prodotti».

Siete interessati anche a capire di quali settori di applicazione si tratti? Lo scoprirete prossimamente, sempre sulle pagine di DIESEL.

 

 

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