Nino De Giglio svela l’ibrido K-HEM di Kohler
Sotto i riflettori di Eima 2018, Kohler ribadisce con autorevolezza il proprio ruolo di protagonista nel comparto della meccanizzazione agricola. Può innanzitutto indicarci quali sono le novità che avete portato alla kermesse di Bologna? I visitatori di Eima potranno apprezzare presso lo stand di Kohler tutta la gamma di motori Kdi, caratterizzati da compattezza, performance […]
Sotto i riflettori di Eima 2018, Kohler ribadisce con autorevolezza il proprio ruolo di protagonista nel comparto della meccanizzazione agricola. Può innanzitutto indicarci quali sono le novità che avete portato alla kermesse di Bologna?
I visitatori di Eima potranno apprezzare presso lo stand di Kohler tutta la gamma di motori Kdi, caratterizzati da compattezza, performance elevate, consumi ridotti, semplicità di installazione e soluzioni ottimizzate per tutte le norme in materia di emissioni. I motori Kdi sono equipaggiati con Kohler Flex, la gamma di soluzioni per il filtraggio delle emissioni che Kohler ha progettato per permettere a ciascuna configurazione dei motori della piattaforma Kdi di essere conforme a tutti gli standard e le norme in materia di emissioni, in tutto il mondo.
La nuova unità K-Hem rappresenta indubbiamente la star più fotografata dello stand; può svelarci le sue principali caratteristiche?
Kohler presenta K-Hem (Kohler Hybrid energy module), l’unità ibrida di generazione di potenza combinata elettrica e meccanica. K-Hem è l’unità di generazione di potenza data dalla combinazione del motore diesel KDW 1003 da 18 kW conforme alla normativa Stage V e senza Dpf, e del motore elettrico 48 Volt che garantisce 15 kW di picco e 9 kW continuativi. Dunque, l’unità è in grado di offrire più di 30 kW senza bisogno di utilizzare sistemi di post-trattamento dei gas di scarico.
Quali applicazioni si prestano meglio ad adottare l’unità K-HEM? Su quali macchine agricole potremo vederla montata? Quanto tempo sarà necessario per un concreto battesimo in campo?
Le caratteristiche dell’unità ibrida K-Hem sono studiate per tutta quella serie di applicazioni contraddistinte da cicli di lavoro discontinui che richiedono picchi di potenza (saldatori, rasaerba, trattori con accessori per l’agricoltura, ecc.) e di macchine che operano prevalentemente con cicli di lavoro costanti a bassi carichi che impediscono il raggiungimento delle temperature necessarie per lo svolgimento della rigenerazione passiva all’interno del filtro antiparticolato (piattaforme aeree, carrelli elevatori, ecc.). K-Hem è al momento in fase di installazione su varie applicazioni di diversi costruttori del settore agricolo e industriale.
Cosa significa per un’azienda come Kohler esplorare nuove fonti di generazione di potenza?
Sul mercato esistono fonti di energia differenti e la scelta di Kohler non è quella di investigarne l’utilizzo e le peculiarità per metterle in competizione, ma quella di integrarle e farle convivere per riuscire a estrarne tutto il potenziale valore. Una decisione perfettamente in linea con la mission aziendale: essere sempre all’avanguardia nella tecnologia e nell’innovazione per offrire le soluzioni più avanzate disponibili sul mercato.
Avete altri progetti in cantiere sul fronte della tecnologia ibrida o di sistemi che prevedono fonti di generazione di potenza alternativi al diesel?
A oggi, tutta la famiglia di motori Focs può essere applicata alla tecnologia ibrida. Il prossimo stadio di sviluppo, già in pista, è la creazione di un’unità che permetta di selezionare il motore da utilizzare in base ai cicli e agli ambienti di lavoro; un modulo che permetta all’utilizzatore finale di passare dal termico all’elettrico con un semplice click sulla centralina master.
LEX DURA LEX SED LEX. IN DUE PAROLE: KOHLER FLEX
In occasione della conferenza stampa presso la fiera Intermat 2018 avete dichiarato che il futuro sarà ancora diesel. Per quanto tempo prevede che il gasolio continuerà a dominare il settore della meccanizzazione agricola? Perché è così difficile l’implementazione di sistemi ‘full-electric’ o alimentati da altri carburanti, come Lng, che invece sembrano diffondersi rapidamente in altri comparti, compreso quello del trasporto pesante?
Il mercato chiede alle applicazioni del settore agricolo e industriale sempre più produttività, elevate performance e bassi costi di gestione. Lo stato dell’arte della motorizzazione del settore ci dice che solamente i motori a combustione interna sono in grado di soddisfare tali richieste, nel pieno rispetto di ciascuna normativa in materia di emissioni. I motori diesel del comparto off-road hanno vissuto uno straordinario sviluppo tecnologico negli ultimi decenni, e continueranno a farlo nel prossimo futuro per garantire il rispetto delle indicazioni del legislatore e le performance richieste dal mercato. Per nostra attitudine, saremo portati a indagare soluzioni alternative che, sempre in linea con la mission aziendale, proporremo solamente quando le reputeremo ai massimi livelli di tecnologia e innovazione.