Nuvera e i motori 2.0: tra idrogeno e celle a combustibile
All’evento F-cell+HFC di quest’anno in Canada, Nuvera ha tenuto un seminario che ha messo in evidenza l’utilizzo delle celle a combustibile per la gestione delle operazioni portuali. Il ruolo svolto dall’idrogeno e dalle celle a combustibile nella trasformazione del settore dei trasporti è stato uno dei temi principali in diversi incontri internazionali a Vancouver nelle ultime […]
All’evento F-cell+HFC di quest’anno in Canada, Nuvera ha tenuto un seminario che ha messo in evidenza l’utilizzo delle celle a combustibile per la gestione delle operazioni portuali. Il ruolo svolto dall’idrogeno e dalle celle a combustibile nella trasformazione del settore dei trasporti è stato uno dei temi principali in diversi incontri internazionali a Vancouver nelle ultime settimane. OEM, fornitori di celle a combustibile, operatori di flotte su e fuoristrada e molti altri si sono riuniti di recente in occasione dell’Impulse Summit for Hydrogen and Fuel Cells, noto anche come F-cell+HFC.
Non sorprende che politici, gruppi comunitari e ambientali, nonché le stesse autorità portuali, stiano riconoscendo sempre di più il ruolo significativo che i porti possono svolgere nel migliorare la qualità dell’aria locale. Rendendo le loro operazioni più efficienti e meno costose attraverso l’elettrificazione delle attrezzature.
La strategia di Nuvera: celle a combustibile a favore dell’ambiente
Ad esempio, il direttore marketing di Nuvera, Gus Block, ha parlato di come la società stia integrando due dei suoi motori a celle a combustibile da 45 kW su un movimentatore di container elettrificato Hyster, per operare nel porto di Los Angeles. I motori Nuvera consentiranno agli operatori di gestire cicli di lavoro più intensi utilizzando attrezzature pesanti a emissioni zero.
Gli ingegneri responsabili per il progetto hanno concluso che le sole batterie non erano una fonte di energia sufficiente per il carico di lavoro ferroviario. Non solo sarebbe stato necessario un pacco batteria grande più del doppio dello spazio disponibile nel veicolo; ma avrebbe voluto dire anche molte più ore di ricarica di quante siano disponibili nel corso di una giornata senza interrompere le operazioni. Utilizzando le celle a combustibile, la situazione diventa decisamente più gestibile. Il rifornimento viene effettuato in modo conforme al protocollo attuale, portando il veicolo di rifornimento al veicolo che ne necessita e riempiendo i serbatoi a bordo di idrogeno.
In effetti, la frase “l’idrogeno è il nuovo diesel” è stata piuttosto ricorrente tra i relatori e i partecipanti del F-cell+HFC.
NIKOLA MOTOR E LE CELLE A COMBUSTIBILE
Spazio anche agli autobus elettrici
A favore dello sviluppo delle celle a combustibile ha voluto dire la propria anche Jaimie Levin del Center for Transportation and the Environment parlando di autobus elettrici. La sua proposta riguarda il poter semplificare notevolmente le quotidiane operazioni adottando autobus elettrici a celle a combustibile per l’intera flotta, piuttosto che un mix di piattaforme elettriche a batteria, ibride diesel e convenzionali. Gli autobus a celle a combustibile non necessitano di personale di manutenzione per il collegamento ai caricabatterie su base giornaliera (o più frequentemente) e possono gestire gli stessi percorsi e condizioni atmosferiche degli autobus convenzionali.
Levin ha poi riassunto i motivi principali per cui le celle a combustibile si adattano perfettamente alle esigenze delle società di trasporto:
- Autonomia: più di 500 km con un solo rifornimento.
- Significativa riduzione del peso rispetto alle batterie
- Rifornimento rapido (6-10 min)
- Sostituzione one-to-one dei veicoli convenzionali
Considerazioni applicabili anche ad altre applicazioni di flotte pesanti che percorrono lunghe distanze o con tempi di attività elevati, come furgoni per la consegna, veicoli aerei senza equipaggio (UAV) e trattori da cantiere.